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Formula 1

Binotto, e adesso? Le ipotesi per il futuro dell'ex (o quasi) team principal Ferrari


Avatar di Salvo Sardina, il 30/11/22

1 anno fa - Cosa farà Mattia dopo l'addio alla Ferrari? Le ipotesi

Mattia Binotto, e ora? Le ipotesi per il futuro, tra Audi e F1
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All’indomani dell’uscita di scena di Mattia Binotto come team principal della Ferrari – un ruolo che, comunque, l’ingegnere reggiano continuerà a ricoprire “a scadenza” fino al 31 dicembre per dare tempo alla dirigenza di Maranello di preparare il terreno al (o, meglio, trovare il) suo successore – una delle principali questioni riguarda il futuro dello stesso Binotto. Secondo quanto trapelato da varie fonti giornalistiche, l’ex numero uno della GeS dovrebbe intanto osservare sei mesi di gardening leave che, tradotto in italiano fa letteralmente “congedo di giardinaggio”. Si tratta della pratica, molto usata in F1 e nel mondo dell’industria in generale, in base alla quale un dipendente che abbandona il proprio lavoro non si accorda con un concorrente per un certo periodo di tempo, in modo da non rivelare informazioni troppo “fresche” a un’azienda rivale. Un periodo che, dunque, sarà relativamente breve e che permette già di indagare sulle possibili alternative future del tecnico nato a Losanna.

GP Belgio 2022, Spa Francorchamps: la presentazione di Audi in Formula 1 dal 2026GP Belgio 2022, Spa Francorchamps: la presentazione di Audi in Formula 1 dal 2026

QUALE FUTURO PER BINOTTO? Al netto delle critiche per i risultati altalenanti della gestione della Scuderia tra il 2019 e il 2022, Binotto ha comunque tanti estimatori. È, innanzitutto, un ingegnere dal valore riconosciuto – prima di diventare team principal, dal 2016 è stato Direttore tecnico Ferrari e, ancora prima, il responsabile dei motoristi – molto esperto delle tematiche relative alle power unit ibride. Per questo motivo, secondo quanto scritto nella lunga analisi pubblicata da Dieter Rencken su RacingNews365, la casa più interessata all’ingaggio di Mattia potrebbe essere Audi, che rileverà le quote della svizzera Sauber (attualmente in pista con il nome di Alfa Romeo, guidata da quelFrederic Vasseurche viene dato come uno dei papabili per il ruolo di boss del muretto Ferrari) e che entrerà ufficialmente in F1 come motorista nel 2026. Un eventuale arrivo di Binotto sarebbe molto utile per gestire lo sviluppo tecnico della monoposto, del nuovo propulsore di Ingolstadt e per guidare l’epopea sportiva del costruttore tedesco, in una fase storica ma anche molto delicata come quella del debutto assoluto in F1.

GP Monaco 2022, Christian Horner (Red Bull) con Mattia Binotto (Ferrari) nel paddock di Monte CarloGP Monaco 2022, Christian Horner (Red Bull) con Mattia Binotto (Ferrari) nel paddock di Monte Carlo

RED BULL POWERTRAINS Audi ma non solo. Sempre secondo l’esperto giornalista di RacingNews365, il 53enne reggiano potrebbe anche essere nel mirino di Red Bull e Mercedes, le due grandi scuderie rivali contro cui si è confrontato, e ha perso, da team principal. Per quanto riguarda la squadra campione del mondo Piloti e Costruttori, è nota la ricerca di abili ingegneri motoristi (alcuni strappati proprio alla Mercedes) per dare finalmente un respiro di autonomia al progetto Red Bull Powertrains, che permetterebbe agli anglo-austriaci di diventare a tutti gli effetti dei costruttori tout-court affrancandosi dalla presenza di un fornitore di power unit (per adesso Honda, azienda con cui comunqueproseguono i colloqui per un ritorno nel 2026). Difficile, però, immaginare che Binotto possa lasciare il posto da numero 1 in Ferrari per diventare una figura, seppur di spicco ma comunque agli ordini di Christian Horner e Helmut Marko, all’interno dell’organizzazione Red Bull.

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MERCEDES E FORMULA 1 Diversa è invece la questione Mercedes, con Toto Wolff che ha più volte detto di essere alla ricerca di un nuovo team principal, confermando la propria presenza nel ruolo solo per tre anni nel momento in cui, a fine 2020, si èdelineato il nuovo assetto societario del team, adesso posseduto al 33% da Mercedes, Ineos e dallo stesso Wolff. Dunque, il manager austriaco ha l’obiettivo di lasciare il muretto al termine del 2023 per concentrarsi sulle attività esecutive da co-proprietario della squadra e la figura di Binotto potrebbe essere, per status e competenze, un innesto di livello. Resta, tuttavia, da verificare la volontà di Toto, che andava molto d’accordo con il predecessore Maurizio Arrivabene ma è sempre stato un po’ più freddo nei rapporti interpersonali con l’ingegnere reggiano. Da non escludere, infine, anche un possibile approdo nell’organizzazione della Formula 1 approntata da Stefano Domenicali, da sempre alla ricerca di figure con profonde conoscenze tecniche e sportive, specie nel momento in cui il direttore Ross Brawn sembraessersi deciso ad andare in pensione.


Pubblicato da Salvo Sardina, 30/11/2022
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