La notizia era nell’ariaormai da alcune settimanee oggi è diventata finalmente ufficiale: a partire dal 2026 e almeno fino al 2035, il Gran Premio di Spagna si terrà a Madrid. Una novità che è stata annunciata nel corso di una conferenza stampa – che ha visto coinvolti anche il presidente della Fia, Mohammed Ben Sulayem, e l’amministratore delegato di F1 Group, Stefano Domenicali, oltre ad alcune autorità e politici locali – che si è tenuta all’IFEMA, centro congressi ed esposizioni che sorge nella zona periferica di Valdebebas (vicino alla cittadella sportiva del Real Madrid), attorno al quale sarà disegnato il nuovo circuito cittadino.
L'ingresso del polo espositivo IFEMA intorno al quale nascerà il circuito del GP Madrid F1 | Foto: ifema.es
IL CIRCUITO Il tracciato sarà lungo 5.470 metri, avrà 20 curve e sposerà perfettamente il trend recente delle ultime piste che sono entrate nel calendario del Mondiale di Formula 1. Sarà, cioè, una pista cittadina estremamente veloce, con lunghi rettilinei e staccate brusche per offrire ai piloti interessanti punti di sorpasso: secondo le simulazioni degli organizzatori, il giro dovrebbe essere completato in poco più di un minuto e mezzo in configurazione da qualifica. Non mancheranno ovviamente neppure le strutture avveniristiche per il paddock e le hospitality, con la pista che – un po’ come in passato era accaduto anche ai circuiti di Valencia e Sochi – alternerà tratti permanenti a zone in cui le auto sfrecceranno su strade normalmente aperte al traffico cittadino.
Il circuito di Madrid per il GP Spagna 2026 | Foto: F1
ECO-FRIENDLY La capienza prevista per gli spalti è di 110.000 posti a sedere, con possibilità di aumentare le infrastrutture fino a ospitare 140.000 spettatori al giorno. Non manca anche un occhio attento alla sostenibilità: se già attualmente l’IFEMA ha ridotto dell’80% le proprie emissioni negli ultimi 5 anni, l’obiettivo della F1 e degli organizzatori è quello di realizzare un evento ecocompatibile, anche considerando la scadenza del 2030 entro cui il Mondiale ha promesso di essere a impatto zero sull’ambiente. Di sicuro aiuterà anche la collocazione del circuito, situato a cinque minuti d’auto dall’aeroporto di Madrid e facilmente raggiungibile con la metropolitana dal centro città.
F1: il Circuit de Catalunya di Barcellona, sede del GP Spagna
E BARCELLONA? Non è invece ancora chiaro il futuro della pista di Barcellona, che ha effettivamente un contratto con la F1 fino al 2026: probabile che Montmeló resti in calendario fino alla naturale scadenza dell’accordo – nel 2026, dunque, ci sarebbero due GP in Spagna – sebbene il futuro del Circuit de Catalunya appaia adesso meno roseo, a meno che il governo spagnolo non strappi un accordo simile a quello trovato dall’Italia con ildoppio appuntamento di Monza e Imola(per adesso confermato fino al 2025). Non impossibile, ma comunque difficile se non ci sarà nel frattempo anche qualche uscita importante da un calendario sempre più congestionato.