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La F1 targata Liberty Media ha conosciuto una grande crescita di popolarità grazie a diverse iniziative che hanno permesso anche a un pubblico di non appassionati di motorsport di avvicinarsi al Circus. L'esasperata ricerca dello show sta però oltrepassando il limite, un pensiero che accomuna addetti ai lavori e piloti. L'ennesima prova si è avuta a Melbourne, con la direzione gara che ha fatto ricorso in maniera eccessiva alla bandiera rossa e alla ripartenza da fermi per aumentare lo spettacolo, attirandosi una marea di critiche.
F1 2023, GP Australia: l'incidente alla ripartenza
INTRATTENIMENTO AMERICANO Al termine del GP Australia, nel paddock sono stati numerosi i protagonisti della F1 che hanno esternato le proprie perplessità sul nuovo corso preso dalla disciplina. Toto Wolff ritiene che si debba fare chiarezza sulla gestione di determinate situazioni in pista: ''Penso che le ripartenze siano fantastiche e sono generalmente favorevole a fornire un buon intrattenimento. Ma dobbiamo sederci e determinare in quali condizioni esatte viene interrotta una gara e quando è ciò avviene con una safety car virtuale, una safety car o una bandiera rossa''. Nico Hulkenberg ha sintetizzato perfettamente il differente punto di vista tra chi guida le monoposto e chi gestisce il campionato: ''Questo degenererà in grandi discussioni. Dal punto di vista di un fan, dal punto di vista dell'intrattenimento, si può capirlo completamente. Ma dal punto di vista del pilota o dal punto di vista del team, questo stile di intrattenimento americano a volte è frustrante''.
DIREZIONE GARA FUORI CONTROLLO Sia la prima bandiera rossa esposta dopo l'incidente di Alex Albon, sia la seconda mostrata dopo l'incidente di Kevin Magnussen sono finite sotto accusa. George Russell, che è anche presidente della Grand Prix Drivers Association, è stato molto penalizzato in occasione della prima, dato che la gara è stata fermata dopo che lui aveva appena cambiato le gomme: ''Non era assolutamente necessario. Per ghiaia? Non so cosa stia succedendo nella mente della direzione della gara per prendere tali decisioni. Dobbiamo lavorare insieme per migliorare le cose''. Decidere di far ripartire da fermi i piloti con 2 giri ancora da percorrere porta inevitabilmente a far crescere le possibilità di una carneficina, cosa puntualmente accaduta a Melbourne. Valtteri Bottas ha sottolineato come tutto ciò fosse prevedibile: ''È chiaro che se mancano due giri, ci sarà una grande battaglia e un grande casino''. La sintesi di quanto visto è arrivata da Lando Norris: ''L'unico scopo delle bandiere rosse sembrava essere quello di creare uno spettacolo''.
VERGOGNA Anche dai media arriva una pioggia di critica verso quanto visto a Melbourne. Ne abbiamo discusso anche noi a lungo nella puntata del nostro podcast RabioBox, che potete trovare qui. Tra i colleghi, l'osservazione che racchiude meglio il pensiero comune è quella di Juuso Taipale, firma del quotidiano finlandese Iltalehti: ''Liberty Media ha ottenuto ciò che aveva ordinato. Gli americani hanno trasformato l'apice del motorsport in un prodotto in cui lo spettacolo è il centro di tutto''. Il più duro è stato però un ex pilota, Ralf Schumacher, ora commentatore per Sky Germania: ''La direzione gara dovrebbe vergognarsi di se stessa. Non puoi semplicemente dire che i piloti dovrebbero stare attenti quando si trovano in una situazione del genere. Mi dispiace, ma è un brutto scherzo''.