Il finale della stagione 2022 di Formula 1 ha fatto emergere tutta la frustrazione di Charles Leclerc: da grande favorito delle prime uscite iridate, dopo l’estate il monegasco della Ferrari non è più riuscito a lottare con la Red Bull di un Max Verstappen sempre più imprendibile. Il “mal di pancia” è stato quasi una diretta conseguenza del crollo prestazionale della F1-75, che ha fatto riemergere le delusioni delle occasioni sprecate nella prima metà del campionato. Una frustrazione che Leclerc ha talvolta fatto fatica a nascondere ai microfoni e alle telecamere e che è in parte riemersa anche nell’ultima intervista che il 25enne ha concesso al quotidiano francese L’Equipe.
F1 GP Abu Dhabi 2022, Yas Marina: Charles Leclerc (Scuderia Ferrari)
ALTI E BASSI “La stagione 2022 – ha spiegato Charles – è stata di alti e bassi. Gli errori? Possono succedere quando si spinge al limite”. Resta, invece, ferma la volontà di non inserirsi in quelle che la stessa Ferrari ha definito “speculazioni prive di alcun fondamento”, relative allapossibile sostituzione di Mattia Binottoa partire da gennaio: “Ho imparato a non pensarci e quindi anche a non commentare queste cose. In generale, credo che il miglior approccio sia quello di essere tutti sulla stessa lunghezza d’onda, in modo da prendere le giuste decisioni. Questo non significa necessariamente dover cambiare le persone, ma la maniera di comunicare tra ingegneri, che deve essere più chiara”.
Il podio del GP di Abu Dhabi 2022 a Yas Marina: Verstappen e Perez (Red Bull) con Leclerc (Ferrari)
“IL 2024 È LONTANO” Leclerc ha poi anche sfiorato il tema del proprio futuro, con il suo contratto con la scuderia di Maranello che scadrà tra due stagioni, al termine del Mondiale 2024: “Il 2024 è molto lontano, resta ancora un po’ di tempo con la Ferrari ed essere in questo team è sempre stato il mio sogno. Il mio obiettivo, per il momento, è quello di vincere con la Ferrari, dopo si vedrà. Adesso sono felice qui e voglio vincere con loro. Mancanza di gerarchie nel box? È una cosa che non posso controllare, e quindi preferisco concentrarmi su quello che invece posso controllare, come la mia guida. Si tratta di questioni che possono comunque essere discusse internamente qualora sentissi la necessità di farlo”.