Nonostante un 2023 avaro di soddisfazioni, le trattative per il rinnovo di contratto tra Charles Leclerc e la Ferrari sembrano essere già a buon punto. Il monegasco, al pari del compagno di squadra Carlos Sainz, è attualmente legato al Cavallino Rampante da un accordo valido fino al termine della prossima stagione e ha sempre ribadito di voler realizzare il sogno di diventare campione del mondo al volante di una monoposto della scuderia di Maranello.
L'INDISCREZIONE Un'anticipazione su quello che potrebbe essere il nuovo accordo tra Leclerc e la Ferrari arriva dalla testata francese Sportune, la quale riporta di una proroga biennale con la possibilità di allungare di ulteriori tre anni. Il monegasco rimarrebbe dunque a Maranello fino al termine del 2026, prima stagione in cui entrerà in vigore il nuovo regolamento relativo alle power-unit, valutando successivamente la possibilità di fermarsi fino al 2029. Un arco di tempo lunghissimo che batterebbe l'attuale contratto più esteso, quello che lega Max Verstappen alla Red Bull fino al termine del 2028.
CIFRE RECORD Oltre a una durata record, che lo porterebbe a un'esperienza decennale con la Ferrari al pari di un certo Michael Schumacher (1996-2006), Leclerc incasserebbe anche una notevole quantità di denaro, portandolo a livello dei più pagati del Circus. Secondo il rapporto il contratto varebbe un totale di oltre 185 milioni di euro, con un compenso annuale di 50 milioni nell'ultimo anno dell'accordo.
CAUTELA NECESSARIA L'indiscrezione di Sportune aggiunge che gli incontri tra il team principal Fred Vasseur e gli agenti dell'attuale coppia di piloti sarebbe avvenuti alla fine di giugno, con le trattative poi proseguite più rapidamente con Leclerc che con Sainz. Attenzione però: la stessa testata all'inizio dell'anno aveva riportato i presunti dettagli del nuovo contratto di Lewis Hamilton con la Mercedes, salvo venire seccamente smentita dai diretti interessati. Di certo lo scenario descritto è molto affascinante e potrebbe avvicinarsi molto alla realtà, ma anche finire per venire ricordato come l'ennesima boutade di cui discutere con il vicino di ombrellone durante la pausa estiva.