Presentato l'Alfa Romeo Sauber F1 Team, con Leclerc ed Ericsson piloti titolari del 2018
L'ATTESA È FINITA Oggi finalmente è andata in scena la presentazione ufficiale dell'inedito reparto corse che permetterà alla Casa del Biscione di tornare in Formula 1. Nel museo storico di Arese, infatti, oggi sono stati tolti i veli sul nuovo Alfa Romeo Sauber F1 Team, in una press conference che ha portato sotto i riflettori non solo la livrea che vedremo sulla futura C37 elvetica, ma anche la line-up di piloti che la porteranno in pista.
LECLERC ED ERICSSON Per quanto riguarda la scelta dei titolari per la prossima stagione, tutte le indiscrezioni che circolavano nell'aria sono state confermate: al fianco del neo Campione del Mondo della Formula 2 Charles Leclerc, per l'appunto, sarà Marcus Ericsson a coprire il secondo sedile della futura monoposto svizzera. E Giovinazzi? Il nostro Antonio rimarrà terzo pilota della Scuderia Ferrari, della HAAS e della stessa Sauber: un ruolo ben diverso da quello che tutti si aspettavano, ma che comunque gli permetterà di prendere parte a diverse FP1 durante l'arco dell'intero 2018.
BIANCA E ROSSA Durante la presentazione, inoltre, tutti hanno potuto scoprire quale sarà la livrea della futura Sauber C37: sulla base della monoposto 2013, la nuova colorazione sarà in bianco e rosso, tinte che riprendono sia il logo dell'Alfa Romeo (che sarà title-sponsor del team di Hinwil) che quello della bandiera della Confederazione elvetica, separate solamente da una piccola striscia di blu e con tanto di logo della Casa del Biscione sul cofano motore. Il quale, come precisato da Sergio Marchionne, sarà rigorosamente Ferrari: “Alfa Romeo sarà lo sponsor principale della Sauber, con la quale condividerà risorse e competenze non solo tecniche ed ingegneristiche, ma anche strategiche e commerciali al fine di supportare attivamente la squadra. Lapower unit, invece, non cambierà nome:sarà e rimarrà Ferrari, inoltre godrà di tutti gliaggiornamenti riservati al reparto corse ufficiale, tranne ovviamente quelli che potrebbero mettere a rischio l'affidabilità del prodotto”.