RED BULL CHIACCHIERATA Dopo che la Red Bull è finita al centro delle discussioni per il ricorso respinto contro la penalità inflitta a Lewis Hamilton nel GP Gran Bretagna e per il curioso test organizzato sul circuito di Silverstone con Alex Albon al volante di una monoposto del 2019, all'Hungaroring il team principal Chris Horner ha voluto dare la sua versione dei fatti.
REAZIONE SORPRENDENTE In conferenza stampa, Horner ha commentato il comunicato emesso dalla Mercedes dopo la notizia della respinta del ricorso presentato dal suo team e nel quale la scuderia campione del mondo in carica ha accusato i rivali di aver provato a offuscare il buon nome e l'integrità sportiva di Hamilton. Il manager britannico ha risposto: ''Penso che la dichiarazione della Mercedes sia un po' antagonistica, ma in realtà non ci leggo molto. Non è mai stato nulla di personale riguardo a un singolo pilota. Riguarda gli eventi che sono accaduti e una competizione tra due ragazzi. Non è una cosa individuale per nessun pilota, se fosse stato un altro, la reazione sarebbe stata identica''. Horner ha poi aggiunto: ''Sono rimasto un po' sorpreso dai commenti della Mercedes, ma ce lo siamo lasciati alle spalle e il nostro focus è sulla pista''.
F1 2021: Alex Albon (Red Bull)
LA VERITA' SUL TEST Riguardo il test svolto da Albon a Silverstone, nel corso del quale al pilota anglo-thailandese è stato chiesto di replicare la traiettoria seguita da Hamilton prima del contatto con Verstappen per mostrare poi queste immagini agli steward che dovevano riesaminare il caso, il team principal della Red Bull ha spiegato: ''Il test era stato pianificato prima, era un giorno di riprese promozionali con ovviamente un'auto di due anni fa. È anche un modo per tenere il nostro pilota di riserva in forma e pronto per la gara. Quel giorno era stato programmato da tempo, non era stato allestito appositamente per la rievocazione. Quello che abbiamo fatto durante il test è stato chiedere ad Alex di tenere una traiettoria simile per eseguire il backup delle simulazioni che abbiamo condotto all'interno dei nostri strumenti di simulazione, incluso il simulatore di guida, per dimostrare il risultato della guida su quella linea e dove avrebbe dovuto essere il punto di frenata in quel caso''.