IL LICENZIAMENTO Uno scherzo social finito male o, forse più semplicemente, il risultato naturale di un rapporto ormai logoro. La notizia, confermata ufficialmente nelle scorse ore, è arrivata come un fulmine a ciel sereno: Dan Ticktum, giovane terzo pilota di casa Williams, attualmente quarto nella classifica del campionato Formula 2, è stato infatti licenziato con effetto immediato dalla storica scuderia inglese. Non ci sarà, dunque, alcun test per lui con la FW43B né alcuno spiraglio di prendere il posto (che sembra prenotato dall’alfiere Mercedes in Formula E, Nyck De Vries) del partente George Russell.
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TICKTUM CI RICASCA Il motivo della separazione? Ancora non del tutto chiaro, anche se sembra evidente che le parole offensive nei confronti del compagno di squadra Nicholas Latifi, pronunciate durante una diretta sulla popolare piattaforma streaming Twitch, non abbiano aiutato la posizione del ventiduenne britannico. Il due volte vincitore del prestigioso Gran Premio di Macau (2017 e 2018) durante la live ha infatti intonato un motivetto di scherno nei confronti di Latifi, paragonandolo alla… “pupù” dopo aver anche sottolineato che il canadese si trova in F1 solo grazie alla pesante valigia piena di dollari portata al team dal padre Michael, magnate dell’industria alimentare.
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LA SMENTITA In una successiva storia Instagram, Ticktum ha però negato che lo scivolone social sia stato determinante: “Giusto per precisare, Io e la Williams ci siamo separati prima dell’incidente con Latifi. Non era stato ancora annunciato, ma non c’erano possibilità di trovare un sedile in F1 per me nel 2022. Ringrazio la squadra per l’opportunità che mi hanno concesso e sarò felice nel caso in cui torneremo a lavorare insieme nel futuro”. Per Ticktum non è il primo licenziamento della carriera: il londinese, cresciuto nella cantera Red Bull, era uscito dal Junior Team di Helmut Marko a metà 2019. Nel 2016, all’epoca 17enne, Ticktum era stato squalificato per un anno da tutte le competizioni per aver sorpassato alcune auto in regime di Safety Car prima di centrare volontariamente la monoposto di un rivale.