I presunti contatti tra Lewis Hamilton e la Red Bull, che si ritiene siano avvenuti durante la sosta invernale dello scorso anno, hanno tenuto banco durante l'ultimo weekend di gara della stagione 2023. Dopo che Chris Horner aveva parlato dei sondaggi fatti dal britannico verso il team da lui diretto e verso la Ferrari, il sette volte iridato aveva replicato dicendo che era stato il connazionale a cercarlo, prima che il cerchio si chiudesse con una nuova replica di Horner che indicava in papà Anthony il protagonista dell'approccio a Red Bull.
LA VERSIONE DI MARKO In questo gustoso scambio di ''accuse'' mancava stranamente l'intervento di Helmut Marko. L'ex pilota austriaco ha sempre avuto un ruolo determinante nelle decisioni riguardanti la scuderia austriaca e, secondo il diretto interessato, così è stato anche in questa occasione. A chiedere la ricostruzione dei fatti a Marko è stato il sito Motorsport.com e questa è stata la versione dei fatti riportata dall'ottantenne: ''Christian mi ha informato e mi ha mostrato il messaggio di testo che ha ricevuto, ma io gli ho detto: 'Hamilton e Max, non funziona'''. È curioso sottolineare come Marko faccia riferimento al messaggio di testo che, nelle precedenti ricostruzioni, era stato citato da Hamilton come prova del tentativo di approccio di Horner nei suoi confronti. Messa giù così, sembrerebbe dunque confermarsi più la tesi del britannico di un Horner incuriosito dalla prospettiva di creare un superteam con i due ex litiganti per il titolo 2021 nelle nuove vesti di compagni di squadra.
I MOTIVI DEL NO Nella sua ricostruzione, Marko ha poi specificato i motivi che lo hanno spinto a un secco no verso questa affascinante prospettiva: ''C'era troppa azione e, come dovrei dire, troppa tensione dal 2021. Inoltre, non possiamo permetterci di avere i due piloti più costosi in un unico team. Non succederà mai. Così ho detto a Christian: 'Assolutamente no'''.