Miglior esponente della generazione Z che sta ormai prendendo il pieno controllo della F1, Max Verstappen è un grande appassionato dei simulatori di guida. L'olandese partecipa spesso alle più importanti gare online e ha un suo canale Twitch dove trasmette le sue competizioni e parla di questa sua passione con i tifosi. Non solo: il campione del mondo non trascusa neppure il lavoro di sviluppo effettuato al simulatore della Red Bull, un compito che di solito viene affibbiato ai piloti di riserva delle scuderie.
NO AI COLLAUDATORI La Red Bull ha ingaggiato per il 2023 Daniel Ricciardo come pilota di riserva, ma l'australiano non sarà particolarmente impegnato nelle sessioni al simulatore. Il motivo lo ha spiegato Verstappen in un'intervista a Speedweek: ''Il nostro simulatore è uno dei migliori in questo sport. Le giornate sono molto lunghe, ma senza dubbio ne vale la pena. Inoltre, non voglio che un collaudatore si occupi delle sessioni al simulatore, come fanno altri team. Voglio farlo da solo, perché ognuno ha il proprio stile di guida''.
PASSIONE E FRUSTRAZIONE L'olandese, che in un casa ha una strepitosa postazione di guida per gareggiare online, ha poi parlato della sua passione per le corse sui simulatori: ''Mi aiuta a mantenere la concentrazione. Non puoi fare molto altro quando sei a casa e mi piacciono le corse sim''. Come ben sanno anche i più comuni videogiocatori, la tecnologia a volte può portare a vivere episodi decisamente frustranti. Anche Verstappen non ne è immune e l'ultimo è avvenuto alla recente 24 Ore di Le Mans virtuale. L'olandese - in equipaggio con Jeffrey Rietveld, Luke Browning e Diogo Pinto - era nettamente in testa alla gara quando è stato perseguitato da problemi di connessione: un primo episodio lo ha fatto scendere al 17° posto, mentre quando lo stesso problema si è ripresentato un'ora e mezzo dopo un Verstappen furioso ha deciso di disconnettersi.
LO SFOGO Sul suo canale Twitch, Verstappen ha poi spiegato i motivi della sua rabbia: ''Questa è già la terza volta che mi succede di essere espulso dal gioco mentre faccio questa gara. È anche l'ultima volta che partecipo, perché qual è il punto? Ti prepari per cinque mesi per provare a vincere questo campionato, sei in testa al campionato, stai cercando di vincere questa gara per la quale ti stai preparando da due mesi e loro lo gestiscono in questo modo. [...] Onestamente, è uno scherzo. Non puoi definirlo un evento. È uno spettacolo di clown. Ecco perché è meglio ritirare la macchina''.
LA BENEDIZIONE RED BULL Ma cosa ne pensa la sua squadra di questa focosa passione per i simulatori? La Red Bull non ha nulla in contrario a riguardo, come ha specificato Helmut Marko in una dichiarazione a Sport1 nella quale ha anche svelato un clamoroso progetto che sta sviluppando Verstappen: ''È una buona cosa, perché Max ha bisogno di questa distrazione. Ha persino convertito il suo aereo privato in modo da poter guidare un simulatore in volo in futuro. Non gli ha fatto esattamente alcun male quando si è trattato di vincere i suoi due titoli''.