I rapporti tra Helmut Marko e la Red Bull sono ai minimi storici e l'80enne austriaco dovrà affrontare presto un incontro cruciale per la sua permanenza all'interno della scuderia campione del mondo. Le voci riguardo la crisi tra le parti sono sempre più insistenti e riguardano diversi aspetti su cui si sono create delle frizioni importanti.
MALVISTO AI PIANI ALTI Il primo aspetto da ricordare è la scomparsa, lo scorso anno, del fondatore dell'azienda Dietrich Mateschitz. La nuova formazione societaria non sembra apprezzare particolarmente Marko così come avveniva in precedenza e in molti, a partire dall'amministratore delegato della parte sportiva Oliver Mintzlaff, vorrebbero mettere da parte il consulente. A peggiorare la situazione, poi, le recente dichiarazioni poco simpatiche, e ritenute xenofobe, nei confronti di Sergio Perez. Nonostante le pronte scuse di Marko, la vicenda ha creato un danno d'immagine notevole, soprattutto nei paesi sudamericani presi di mira dalle sue parole. È da sottolineare come l'austriaco non sia sotto contratto con la scuderia di F1 ma bensì con Red Bull GmbH, il che significa che il suo futuro non dipende esclusivamente dalle decisioni del team principal Chris Horner.
LA QUESTIONE ALPHATAURI Anche con Horner, che ancora nel corso dell'estate aveva rilasciato dichiarazioni affettuose nei confronti di Marko paragonandone il carattere quello del connazionale Niki Lauda, le tensioni sono in crescita e riguardano in particolare la gestione della seconda squadra di proprietà della Red Bull, ossia l'attuale AlphaTauri. Il britannico negli scorsi mesi ha svelato di avere avuto un ruolo attivo nella decisione di assumere come nuovo team principal l'ex direttore sportivo della Ferrari Laurent Mekies, il quale da gennaio erediterà il posto ora occupato da Franz Tost. Ora i due avrebbero visioni diametralmente opposte sul futuro di Yuki Tsunoda. La permanenza del pilota giapponese garantisce 10 milioni di dollari extra versati dalla Honda, ma Horner ha intenzione di disfarsi di Tsunoda alla fine del 2024. Una mossa sconsigliata da Marko, il quale ha sottolineato come ciò potrebbe creare dei problemi con l'attuale partner motoristico. Ricordiamo che dal 2026, anno d'esordio dei nuovi propulsori, la Red Bull inizierà una partnership con la Ford, mentre Honda ha già un accordo con l'Aston Martin.
SETTIMANE DECISIVE Come detto, le tensioni in casa Red Bull sono un argomento molto chiacchierato nelle ultime settimane. L'ultima novità a riguardo è stata riportata dall'ex pilota di F1 Luciano Burti, il quale ha rivelato alla testata brasiliana Globo che un incontro decisivo per il futuro di Marko si terrà questa settimana. Con Mintzlaff e Horner sul piede di guerra, il futuro dello scopritore di talenti della Red Bull sembra veramente appeso a un filo.