Uno degli episodi più iconici della carriera di Daniil Kvyat in F1 risale alla stagione 2016, quando era pilota della Red Bull. Al via del GP Cina il russo attaccò all'interno la Ferrari di Sebastian Vettel, il quale finì per non chiudere la curva mandando in testacoda l'altra rossa di Kimi Raikkonen in curva 1 del circuito di Shanghai. Quel gran premio, vinto da Nico Rosberg su Mercedes, vide poi Vettel e Kvyat concludere al secondo e terzo posto e così i due si ritrovarono faccia a faccia fin dal retropodio, dove davanti alle telecamere avvenne un confronto verbale rimasto nella storia. Vettel accurò il rivale di essere entrato in quella curva ''like a torpedo'', ossia come un siluro, e proprio quel ''torpedo'' divenne così virale da trasformarsi nel soprannome di Kvyat. I due non giunsero mai davvero a mettere la parola fine sull'episodio e addirittura nel successivo GP Russia il pilota della Red Bull tamponò il ferrarista nel corso del primo giro facendolo andare a sbattere contro le barriere. Questo nuovo episodio ebbe conseguenze notevoli per la storia dell'intera F1: la Red Bull accelerò quello che già aveva in mente promuovendo dalla Toro Rosso Max Verstappen, scambiandolo di sedile col russo, e l'olandese nel successivo GP Spagna conquistò subito il successo, diventando il più giovane vincitore di un gran premio a 19 anni ancora da compiere.
''You came like a torpedo...'' 👀
''Well that's racing!'' 😅 #F1AtoZpic.twitter.com/iMWl7FwqIeVEDI ANCHE— Formula 1 (@F1) January 19, 2017
AMICI MAI I rapporti tra Kvyat e Vettel non sono mai stati idialliaci e non lo sono neppure ora che entrambi sono fuori dalla F1. Il russo, che recentemente è stato ingaggiato dalla Lamborghini per la quale correrà sotto bandiera italiana, è stato ospite del podcast Track Limits ed è tornato su quella vicenda, dimostrandosi ancora una volta poco tenero nei confronti di Vettel. Parlando della nascita del soprannome ''Torpedo'', Kvyat ha dichiarato: ''A quel tempo non ci pensavo molto, a dire il vero, perché non significava molto per me. Certo, le persone, sono state davvero rapide a coglierlo. Avevamo avuto una discussione credo nella sala del podio''. Invitato a trovare un soprannome per Vettel, l'ex pilota della Red Bull ha risposto sorridendo: ''Urlatore professionista o qualcosa del genere, non lo so... Gli piace molto urlare alla radio. Ovviamente ora è più calmo, ma quando la posta in gioco era alta, urlava molto!''.