NEL MIRINO Dopo il suo rifiuto di cedere la sesta posizione a Sergio Perez nel finale del GP Brasile, Max Verstappen è stato travolto dalle critiche. L'olandese ha sempre più la fama del cattivo ragazzo e sui social è stato pesantemente attaccato da molti appassionati, tanto che lo stesso pilota olandese si è lamentato molto di questo nella conferenza stampa del giovedì ad Abu Dhabi, lamentando come sia stata coinvolta negli attacchi tutta la sua famiglia.
INTERVIENE IL PAPA' A proposito di famiglia, sul circuito di Yas Marina è presente anche suo papà Jos. L'ex pilota di F1 ha rilasciato un'intervista al quotidiano De Limburger in cui ha parlato di quanto accaduto negli ultimi giorni e del carattere di suo figlio: ''Non mi è piaciuto quanto successo e ci ho lavorato tutta la settimana. Max è stato ritratto come l'uomo nero, il che è totalmente ingiustificato. Dubitavo che sarei venuto a questa gara, ma sono salito comunque sull'aereo. Ma non mi chiederete sempre del Brasile, giusto?''.
L'AMMISSIONE Tra i temi più discussi riguardo il recente comportamento di Verstappen, c'è quello relativo all'origine dell'astio nei confronti di Perez. Si è ipotizzato che la rabbia dell'olandese sia figlia dell'incidente, da lui ritenuto volontario, che ha visto protagonista il messicano nel finale delle qualifiche del GP Monaco. Conferme ufficiali il diretto interessato non ne ha date, ma un'ammissione è arrivata dalle parole di papà Jos: ''Dopo le prime tre gare della stagione ho pensato che non avrebbe funzionato. La squadra ha poi risposto rapidamente e bene. Il problema era principalmente l'auto in sovrappeso, ma una volta risolto, l'auto era di gradimento a Max. E Monaco, con quello che è successo lì, lo ha innescato così tanto che ha pensato ‘ora è fatta’''.
BRAVO RAGAZZO MA... Parlando del carattere del figlio, Jos ha difeso Max, spiegando come sia un bravissimo ragazzo molto più calmo rispetto a lui, a cui però non bisogna fare degli sgarri: ''Max è fondamentalmente un ragazzo molto simpatico e dolce. Molto più in controllo. Io ero molto più estremo, ma Max ha davvero un cuore. Quindi, quando si mette il casco, è un leone. Non spingere Max in un angolo o esploderà''.
LA REPLICA DI PAPA' PEREZ Sulla vicenda è arrivato anche il commento di Antonio Perez, papà di Sergio, che al quotidiano messicano Esto ha spiegato come Verstappen senta ''il fiato di Checo sul collo'', spiegando perché l'attuale situazione lo rende più nervoso rispetto al passato: ''Max non ha mai avuto un compagno di squadra così bravo come Checo. Gli altri erano tutti subordinati''. Perez senior ha poi aggiunto, col suo consueto contagioso sorriso: ''Checo vince le gare che Max non può vincere, quelle molto difficili''. Infine, il messicano ha incassato con soddisfazione il modo in cui il figlio è stato difeso da media e appassionati dopo la vicenda del Brasile: ''È stato meraviglioso che Checo sia stato difeso. Questa è stata forse la soddisfazione più grande''.