Il nuovo corso in casa Ferrari è partito solo lo scorso 9 gennaio, giorno in cui Frederic Vasseur ha per la prima volta varcato i cancelli di Maranello da nuovo team principal della Scuderia. I risultati non sono stati lusinghieri e, almeno nei primi tre GP della stagione F1 2023, la Rossa è stata di fatto la quarta forza in pista. Segno del fatto che il processo di rinnovamento è comunque lungo e accidentato: questa è almeno l’idea dell’ex pilota del Cavallino Jean Alesi, che ai microfoni di Eurosport Francia ha spiegato come neanche Adrian Newey potrebbe risolvere in poco tempo certi problemi strutturali.
F1 GP Francia 2022, Le Castellet: Jean Alesi premia il poleman Charles Leclerc (Scuderia Ferrari)
PARLA ALESI “Ci vorrà del tempo – ha spiegato il francese alla trasmissione Les Fous du Volant – ma credo che la scelta di affidarsi a Fred Vasseur sia stata quella corretta. Lui è la persona giusta, deve restare calmo e concentrato sul migliorare l’affidabilità, le prestazioni e la stabilità del team. Le tre cose potranno essere affrontate nell’ordine che preferisce, ma è di sicuro questo quello che deve fare”.
NEANCHE CON NEWEY… Alesi ha poi parlato di come, nella Formula 1 di oggi, non siano più possibili delle operazioni come quella fatta alla fine del 1995, quando in Ferrari era arrivata un’intera squadra di tecnici e progettisti dalla Benetton, capitanati da Ross Brawn, Rory Byrne e ovviamente Michael Schumacher: “Oggi non si potrebbe più fare niente del genere. Se Adrian Newey decidesse di andare in Ferrari, non vedremmo la sua macchina prima del 2025 per via di tutte le clausole e dei contratti che ci sono. Comunque ci vorrà del tempo”.
Adrian Newey
NUMERO 1 Il 58enne francese ha poi affrontato la questione della mancanza di gerarchie ben definite all’interno del box, con Leclerc e Sainz Jr in grado di lottare alla pari in queste prime fasi della stagione: “Non credo che sia un problema. Se al prossimo GP dicessero che Charles è la prima guida e Carlos lo scudiero, non aiuterebbe il team nello sviluppo della macchina, specialmente perché al momento mancano le prestazioni e l’affidabilità. Quindi di sicuro non è quello il problema”.