Condividono velocità, la ricerca spinta sul piano aerodinamico, l’esasperazione ingegneristica e l’utilizzo estremo della tecnologia, che talvolta fa da apripista per l’utilizzo nella vita di tutti i giorni. Per il resto, l’America’s Cup di vela e la Formula 1non potrebbero essere più diverse. Ad avvicinare le due competizioni, che certo in questo 2021 hanno dato prova di poter essere entrambe parecchio emozionanti e combattute, c’è anche… la Mercedes. A creare il collegamento tra le barche e le monoposto più veloci al mondo c'è ovviamente Ineos, l’azienda chimica (e non solo) inglese che supporta Britannia – il team battuto dalla “nostra” Luna Rossa (tra l’altro sponsorizzata da Pirelli, tanto per restare in tema automobilistico) nella fase eliminatoria – e che dalla fine del 2020 è uno dei proprietari del team Mercedes AMG F1 insieme a Toto Wolff e, appunto, alla casa di Stoccarda. Una partnership che adesso si intensifica ulteriormente fuori dal circus, con l’arrivo di James Allison al servizio della squadra guidata dallo skipper Ben Ainslie.
IL DIRETTORE TECNICO Non si tratta neppure della prima volta in cui l’ambiente della Formula 1 si trova a condividere personale e know-how con la Coppa America. In passato, ad esempio, era stato proprio il celebre progettista Red Bull, Adrian Newey, da sempre un grande appassionato di nautica, a prestare il proprio servizio per la squadra del velista inglese Ben Ainslie, coadiuvato a sua volta in passato dall’ex team principal McLaren (da poco ingaggiato da Aston Martin Racing), Martin Whitmarsh. Insomma, le porte della F1 sono girevoli soprattutto se dall’altra parte c’è la più prestigiosa competizione velica e il caso di James Allison – ex direttore tecnico di Lotus e Ferrari, prima del trionfale approdo in Mercedes – ne è solo l’ennesima prova. L’inglese sarà leader del progetto affiancato da Geoff Willis, altro ingegnere di Mercedes Applied Science con un grande passato in varie scuderie, che invece opererà come direttore tecnico di Ineos Britannia.
F1: il Chief Technical Officer della Mercedes, James Allison
PARLA ALLISON “Il nostro coinvolgimento – ha spiegato Allison – nell’edizione 36 dell’America’s Cup certamente ci ha stuzzicato l’appetito. L’anno scorso siamo arrivati abbastanza in ritardo, a processo già iniziato cercando comunque di aggiungere quanto più possibile al progetto tecnico con le competenze della nostra divisione Applied Science. Ci è stato subito chiaro quanto fosse difficile ed emozionante la competizione. La prossima volta torneremo come un team unico, Ineos Britannia, e con il progetto di base che sarà sviluppato nel nostro quartier generale di Formula 1, con il chiaro scopo di riportare la Coppa in Inghilterra. Ci sentiamo molto fortunati nel poter essere coinvolti in questa opportunità e non vediamo l’ora che la sfida abbia inizio”. Allison comunque continuerà a lavorare in F1 come Chief Techical Officer del team di Brackley.