TESTIMONE PARTICOLARE Il destino ha voluto che nel giorno in cui Lewis Hamilton ha matematicamente raggiunto Michael Schumacher a quota sette titoli mondiali ad affiancarlo sul podio ci fosse Sebastian Vettel, tra i primi tre per la prima volta nel 2020. Il tedesco, cresciuto nel mito del connazionale, è stato l'unico pilota delle altre scuderie a riuscire a impensierire il britannico nel corso del suo dominio al volante della Mercedes, in particolare nel biennio 2017-2018. E così, a fine gara, il primo ad andare a complimentarsi con il vecchio-nuovo campione del mondo è stato proprio il quattro volte iridato. Un gesto molto bello, da vero uomo di sport quale spesso il ferrarista ha mostrato di essere.
F1, GP Turchia 2020: Lewis Hamilton (Mercedes) e Sebastian Vettel (Ferrari)
IL CONFRONTO DI SEB Nella conferenza stampa successiva al GP Turchia, Vettel si è trovato ancora una volta ad affrontare il tema su quale sia il pilota più grande nella storia della F1. Il tedesco ha confermato la sua preferenza per Schumacher, ma nella sua analisi è stato tutt'altro che banale: ''Lewis è sicuramente il più grande della nostra epoca. Penso che sia sempre difficile fare dei confronti. Come puoi paragonare Fanggio o Stirling Moss alla nostra generazione? Non puoi. Forse saremmo inutili, perché ci cagheremmo sotto tutti in quelle vetture. Forse loro sarebbero inutili sulle nostre di macchine, perché sono troppo veloci, chi lo sa. Non importa. Per me sicuramente, ed emotivamente, Michael sarà sempre il più grande pilota, ma non c'è dubbio che Lewis sia il più grande in considerazione di ciò che ha ottenuto: ha eguagliato i titoli iridati, ha vinto più gare, ha ottenuto molte più pole position. Penso che abbia fatto tutto quello che puoi chiedere''.
LA CONTROPROVA DI ISTANBUL E non poteva esserci modo migliore di confermare le proprie abilità se non andando a dominare una gara disputata in condizioni estreme come quella dell'Istanbul Park. Hamilton è stato autore di una grande prestazione, come ha voluto sottolineare Vettel: ''Oggi ne è la prova migliore, è stata una gara difficile, molto difficile, in cui non era facile rimanere in pista e che è durata due ore. Probabilmente ad essere onesti non era neppure la sua gara da vincere, ma l'ha comunque vinta. Penso che ancora una volta sia riuscito a tirare fuori qualcosa di speciale e quindi si merita tutto ciò che ha ottenuto''.