È in programma domani, venerdì 8 febbraio, l'interrogatorio di Chris Horner dopo le accuse mosse nei suoi confronti da una dipendente del team Red Bull. Il team principal è accusato di condotta ''inappropriata'' e già attorno a questo termine si sono fatte le ipotesi più disparate. L'intera vicenda va tuttavia inquadrata all'interno del clima che si sta vivendo nella scuderia austriaca dall'ottobre 2022, quando è scomparso il cofondatore dell'impero delle bevande energetiche Dietrich Mateschitz.
LE REALI ACCUSE Quando la notizia ha iniziato a circolare si è fatta largo l'ipotesi che i comportamenti scorretti di Horner verso la dipendente fossero di natura sessuale, in particolare con l'invio di immagini dai contenuti espliciti. Fonti interne al team hanno però confessato alla testata britannica The Sun che la questione è in realtà incentrata sulle preoccupazioni per il regime di lavoro imposto dal team principal: ''Chris era preoccupato per la sua condotta e le ha chiarito che era scontento. Lei ha continuato a lamentarsi del suo comportamento 'controllante' e ha fatto esplodere questa crisi per la squadra''.
LA LOTTA INTERNA Un'altra fonte ritiene che il tutto sia stato escogitato come tentativo di indebolire la posizione di Horner all'interno della Red Bull. La lotta di potere vede schierati su due fronti la scuderia, con sede in Gran Bretagna, e la società madre austriaca. Oliver Mintzlaff, ex presidente della squadra di calcio RB Lipsia, è colui che controlla ora il ramo della F1. In passato si è parlato spesso dei suoi rapporti tesi con il consulente Helmut Marko, ma ora pare che il suo obiettivo sia diventato Horner. Quest'ultimo può però contare ancora sul prezioso sostegno del ramo tailandese della Red Bull, guidato da Chalerm Yoovidhya, figlio dell'altro cofondatore Chaleo.
SITUAZIONE IN STALLO In attesa dei prossimi capitoli della vicenda, Horner non è stato sospeso e sta lavorando come al solito in vista dei test invernali in programma tra sole due settimane. L'approccio alla stagione 2024 non è ovviamente ideale, con diverse indiscrezioni che continuano a saltare fuori. Una vorrebbe il destino di Adrian Newey strettamente legato a quello di Horner: in caso di licenziamento del britannico, il geniale progettista potrebbe a sua volta lasciare la Red Bull e diventare l'oggetto del desiderio di altri team, Ferrari in testa. Un'altra parla del possibile sostituto di Horner, che sarebbe l'attuale team manager Jonathan Wheatley. Dopo l'audizione in programma domani ne sapremo sicuramente di più.