Horner ha difeso il suo pilota, reo di aver dichiarato dopo il GP Stati Uniti che la Ferrari barava
RED BULL SULLA DIFENSIVA I risultati del venerdì a Interlagos sembrano aver smontato tutte le teorie complottiste avanzate dalla Red Bull nei confronti della Ferrari, con la SF90 tornate ad avere un vantaggio importante sui rivali in rettilineo. Il team principal della scuderia austriaca, Chris Horner, è dovuto intervenire in difesa della sua squadra e del suo pilota di punta, Max Verstappen, colpevole di aver pronunciato al termine del GP Usa delle accuse eccessive nei confronti del team di Maranello, tanto che in Texas proprio Horner ad Austin ha avuto un duro faccia a faccia con il suo omologo in Ferrari, Mattia Binotto.
OLANDESE INCOMPRESO? Ai microfoni della tv britannica Sky Sports F1, Horner ha cercato di giustificare Verstappen parlando di interpretazione errata delle sue dichiarazioni alla tv olandese Ziggo Sport: "Penso che i commenti di Max siano stati presi... probabilmente... quando si traduce dall'olandese al tedesco, a volte i virgolettati possono fare uno scherzetto". In realtà, se si prende il virgolettato che la stessa emittente olandese ha usato come titolo per il video dell'intervista incriminata (qui sotto il tweet inerente) e lo si copia in un traduttore automatico, si ricava letteralmente il contestato "Questo è quello che ottieni quando devi smettere di barare". Insomma, una difesa che fa acqua da tutte le parti.
Het hele interview check je hier! https://t.co/vWZhasT24H
— Ziggo Sport F1 (@ZiggoSportF1) November 3, 2019
LA PRASSI DEI CHIARIMENTI Parlando invece delle richieste di chiarimento avanzate dalla Red Bull alla FIA che hanno portato all'emissione di due direttive tecniche inerenti le power-unit, Horner ha spiegato così l'operato della sua squadra: "Essendo la F1 un affare così competitivo e complicato, i team pongono continuamente domande al delegato tecnico. Mettere in discussione cosa sia un'interpretazione equa delle regole in termine di cosa e legale e cosa no, è ciò che accade sia sul lato del telaio sia sul lato del motore. Ci sono stati alcuni chiarimenti che sono emersi durante il fine settimana di Austin, qualche altro ieri e forse altri ancora in questo weekend. Ciò dimostra solo che la FIA sta davvero sorvegliando con un ottimo controllo quella che è una power-unit molto complicata".
ALBON INNOCENTE Passando alla pista, il venerdì della Red Bull è stato positivo, anche se c'è da registrare un nuovo incidente per Alex Albon nel corso delle insidiose PL1, sessione peraltro conclusa al primo posto dal rookie anglo-thailandese. Horner ha però tolto ogni possibile colpa al suo pilota, che in quel momento eri in pista con gomme morbide su un tracciato ancora molto umido: "Forse siamo stati un po' troppo ottimisti nell'andare fuori cercando di farlo girare su una pista ancora piuttosto umida nel settore centrale".
F1, GP Brasile: Alex Albon (Red Bull) sbatte contro le barriere durante le PL1
VARIABILE METEO Albon ha spiegato così il suo incidente: "Ovviamente con una pista in quelle condizioni devi andare come in punta di piedi e puoi perdere la temperatura dei freni, che è quello che è successo. Ho frenato ma non è successo niente, ed è capitato nel punto peggiore della pista". L'olandese è poi sceso in pista anche nelle PL2, non andando però oltre il nono tempo, complice un bloccaggio che ha rovinato il suo set di gomme morbide. Verstappen invece ha chiuso al terzo posto, ma ritiene le prestazioni del venerdì poco indicativa a causa delle condizioni meteorologiche: "È stata una giornata un po' confusionale per via del meteo e penso che non sia davvero rappresentativa per via delle temperature. Penso che dobbiamo solo guardare gli aspetti positivi, l'auto sta funzionando bene. Domani ricominceremo da capo, perché le condizioni meteo saranno diverse".