L'avvio di campionato della Red Bull ha annichilito gli avversari. La scuderia di Milton Keynes ha dimostrato una superiorità impressionante, conquistando tutte le pole position e le vittorie con una certa facilità, tanto da far dire a Lewis Hamilton che la RB19 è la vettura più dominante nella storia recente della F1. Il tutto sta avvenendo in una stagione in cui il team guidato da Christian Horner deve affrontare una riduzione del 10% del tempo di lavoro in galleria del vento, punizione inflitta dopo aver infranto il budget cap nel 2021.
TROPPO PRESTO Quando lo scorso anno venne resa nota la punizione inflitta alla Red Bull per questa infrazione, i team avversari la valutarono troppo poco severa, mentre i diretti interessati parlarano di un danno quantificabile in alcuni decimi al giro. Lo scambio di vedute ha ripreso vigore dopo i risultati dei primi tre gran premi dell'anno, con le altre scuderie che fanno notare come la pista stia dando ragione alle loro valutazioni. Il team principal della Ferrari, Fred Vasseur, ha sottolineato come l'inizio di Max Verstappen e Sergio Perez abbia dimostrato che quella penalità era molto leggera. Un'osservazione che Horner ha rispedito al mittente in un'intervista a Sky Sports News: ''Tutti hanno un'opinione e penso che tutti siano liberi di averla. Il team ha svolto un ottimo lavoro durante l'inverno con il tempo limitato nella galleria del vento che abbiamo avuto a disposizione per sviluppare questa vettura. Naturalmente, questo avrà un impatto nel corso dell'anno e nel prossimo anno. Quindi su un'istantanea di tre gare, penso che sia ancora estremamente prematuro parlarne in questa stagione, ci sono ancora un sacco di gare da fare''.
PUNIZIONE DURA Nonostante l'avvio migliore possibile, Horner guarda con attenzione alle prossime gare, quando gli avversari porteranno molte novità per cercare di ridurre il gap dalla Red Bull: ''Ci sono molte cose che possono cambiare. Stiamo sentendo di grandi aggiornamenti in arrivo sia per la Ferrari sia per la Mercedes quando torneremo in Europa. Quindi non stiamo certamente dando nulla per scontato, siamo solo concentrati su noi stessi, facendo il miglior lavoro possibile entro i limiti che abbiamo. Stiamo facendo del nostro meglio con quello che abbiamo e sappiamo che è una punizione severa, ci sta colpendo duro e ci stiamo applicando nel miglior modo possibile''.