STAGIONE A RISCHIO Il campionato del mondo di Formula 1 2020 è ancora a rischio. A oggi sono già nove gli eventi posticipati o cancellati dall'inizio dell'anno, su un totale di 22 gare previste in quello che avrebbe dovuto essere il Mondiale più lungo di sempre. Non sarà così a causa della pandemia globale di Coronavirus Covid-19 in atto, e occorre prepararci anche alla peggiore delle ipotesi per quanto riguarda il lato sportivo della questione, ovvero che il campionato salti del tutto, fatto che metterebbe a rischio la sopravvivenza stessa di diversi team. A parlarne è stato Christian Horner, numero uno della Red Bull Racing.
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PAGARE I TEAM Intervistato dal Guardian, il team principal della scuderia austriaca ha dichiarato: ''Se accadesse sarebbe un duro colpo e a quel punto i promotori dovrebbero decidere. La palla è in mano a loro, devono trovare il modo di mantenere in vita le squadre in difficoltà. Liberty Media (la società che amministra la Formula 1 con a capo il CEO Chase Carey) farà tutto il possibile per garantire che 10 team saranno in griglia anche il prossimo anno, al fine di proteggere il proprio business, e credo che arriveranno anche a pagare per garantire che tutti possano competere nel 2021''.
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RISPARMIO VERO Parlando poi del budget cap, su cui i team non riescono ancora a trovare un accordo, Horner ha rilanciato la vecchia idea delle ''auto clienti'' per far abbattere i costi alle scuderie più piccole. ''Il tetto di spese è una discussione che riguarda maggiormente la competitività, non i soldi, si tratta per i team di centrocampo di portare le squadre migliori a un livello al quale possono ambire. Se fossimo seriamente intenzionati a ridurre i costi, in particolare i piccoli team, sarei favorevole all'introduzione delle auto clienti. I team più piccoli non avrebbero così bisogno di ricerca o sviluppo, e ridurrebbero enormemente i costi''.
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FUORI DAGLI SCHEMI ''Con la moderna fotografia 3D che tutti i team utilizzano tutti stanno comunque provando a copiare dagli altri'' - ha aggiunto Horner - ''I tempi cambiano e le cose si muovono velocemente. La Formula 1 aveva le auto clienti anni fa, potevi comprare un'auto dalla March o dalla Ferrari e andare a correre. Dobbiamo pensare fuori dagli schemi piuttosto che parlare sempre delle stesse cose. Se si tratta di salvare i piccoli team e migliorare la loro competitività sarebbe molto difficile trovare argomenti contro la logica del genere''.