DAS SÌ, DAS NO? Prima ancora che la Mercedes – tra il Gp di Stiria e soprattutto la tappa di Budapest –dimostrasse al mondo tutta la propria forza, la questione relativa al Das era una delle più sentite all’interno del paddock della Formula 1. Sembra passata praticamente un’eternità da quando, nel primo weekend del mondiale a Spielberg,la Red Bull protestava contro la scuderia di Brackleyanche nell’ottica di ottenere un chiarimento formale dalla Federazione sulla possibilità di introdurre a propria volta un sistema analogo: “Sarà difficile da riprodurre, ma stiamo già discutendo se farlo o meno”, aveva detto in proposito Helmut Marko.
F1 GP Ungheria 2020, Budapest: la Red Bull RB16 di Max Verstappen
ALTRE PRIORITÀ Però c’è più di un però. Il primo è che il Dual Axis Steering System con cui la Mercedes riesce a modificare in corsa la convergenza delle ruote anteriori per gestire al meglio la temperatura degli pneumaticisarà ufficialmente vietato nella stagione 2021. Il secondo è che, nel frattempo, la Red Bull ha scoperto che la RB16 non è così performante come ci si aspettava. Sono, dunque, sorte altre priorità rispetto all’introduzione di un ipotetico Das. “Dobbiamo prima risolvere i nostri problemi di telaio – ha spiegato Marko al magazine tedesco Auto Motor und Sport – quindi per il momento non si parla di realizzare il Das. Sappiamo che ci sono cose che funzionano e altre che non vanno bene, dobbiamo continuare a sviluppare partendo da questa base correggendo i difetti quanto più velocemente possibile. Ecco perché non portiamo in pista un grosso pacchetto di aggiornamenti, ma proviamo pezzo dopo pezzo cercando di verificare se c’è qualcosa che non funziona”.
Helmut Marko (Red Bull)
IL DUBBIO Insomma, se la scuderia di Milton Keynes vista nei test di Barcellona sembrava l’unica in grado di poter impensierire la dominante Mercedes, il risveglio di Spielberg e Budapest dopo i mesi di lockdown è stato traumatico anche per la Red Bull. Al punto che lo stesso manager austriaco, consulente e braccio destro del patron Dietrich Mateschitz, si è interrogato sul motivo per cui le Frecce nere di Hamilton e Bottas abbiano deciso di mostrarsi in tutta la propria forza: “Chissà perché stanno dimostrando in maniera così chiara la loro superiorità. Nei nostri anni vincenti, cercavamo di non essere così chiaramente davanti a tutti perché altrimenti Max Mosley e Bernie Ecclestone avrebbero fatto immediatamente qualcosa per rallentarci…”.