È entrato in una sorta eremitaggio social che dura ormai dallo scorso 12 dicembre, Lewis Hamilton. La rocambolesca sconfitta nel GP Abu Dhabi per mano di Max Verstappen, che ha portato il sette volte campione del mondo a soccombere anche nella partita iridata, ha aperto anchenumerosi interrogativi sul futurodella superstar della Formula 1. C’è un ritiro imminente per l’inglese, stanco di correre dopo una stagione in cui il sentimento prevalente è quello di essere stato “derubato” dalla zoppicante gestione della Direzione gara di Michael Masi, o alla fine Lewis tornerà in macchina più determinato che mai per andare a caccia dell’ottavo titolo mondiale magari rispettando ilcontratto con Mercedes fino alla fine della stagione 2023?
F1, GP Arabia Saudita 2021: Lewis Hamilton con il padre Anthony a fine gara
SENZA PAROLE A dare qualche aggiornamento sullo stato d’animo di Hamilton è stato Toto Wolff, che ha spiegato come il suo pupillo abbia adottato la strategia del silenzio in quanto rimasto sostanzialmente senza parole per quanto accaduto nel finale di Yas Marina. “C’è stato un vortice di emozioni – ha spiegato il manager austriaco a Motorsport-Total.com – un po’ per tutti noi, ma specialmente per Lewis. Stava vincendo il campionato del mondo fino all’ultimo giro, ma poi tutto è sfumato da un secondo all’altro. Ovviamente perdi fiducia perché non riesci a capire davvero cosa sia successo. Il silenzio deriva da questo, ovviamente… Ha semplicemente perso le parole”. A scatenare un ulteriore turbinio di ipotesi sul futuro di Hamilton hanno poi contribuito le mosse social del campione britannico, che ha dapprima smesso di seguire l’account della F1 e ha poi azzerato del tutto il numero dei profili seguiti su Instagram. Difficile, tuttavia, immaginare che il 44 abbandoni la serie dopo una sconfitta così bruciante, e l’opinione maggioritaria è che il sette volte iridato si stia solo prendendo il tempo necessario per ricaricare le batterie in vista delle prossime sfide.
F1, GP Abu Dhabi 2021: Toto Wolff con la moglie Susie
LA RINUNCIA AL RICORSO Wolff ha infine raccontato quanto accaduto nelle ore successive alla bandiera a scacchi di Abu Dhabi, caratterizzate dalla scelta dirinunciare all’appellocontro la decisione degli steward, che avevanorigettato il ricorso presentato dalla Mercedesdopo il traguardo: “Lewis era con me in ufficio, insieme a tutte le altre persone coinvolte nel processo decisionale. Siamo stati poi in continuo contatto anche nei giorni successivi, fino al pomeriggio del terzo giorno (l’ultima data utile per presentare appello, ndr). Eravamo in videochiamata ed è in quel momento che abbiamo deciso cosa fare. Prima dellacerimonia per il suo cavalierato, gli ho detto che avrebbe dovuto godersi quelle ore, rendendo omaggio al lavoro di tutta una vita e alle sue prestazioni fino a qui. Gli ho suggerito di portare con sé quei momenti positivi e credo che l’abbia fatto”.