MANCA LA FIRMA... Fino a quando le macchine non scenderanno in pista nel prossimo marzo, non sarà facile capire se l'ottavo titolo sarà per Lewis Hamilton una passeggiata o una sfida probante. D'altra parte il paradosso di questo inverno è che l'unico posto ancora libero in Formula 1 sia il suo, visto che a gennaio inoltrato la firma sul contratto con il team Mercedes con cui ha vinto sei dei suoi sette titoli mondiali, non è ancora arrivata. Ma che non arriveranno sorprese in tal senso lo dicono anche le parole che il campione britannico ha concesso a Sport Week, all'interno di un'intervista in cui parla dell'ottavo titolo mondiale come obiettivo primario del 2021.
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...MA ARRIVERÀ D'altra parte che si possa giungere a un accordo tra le parti - presto o tardi - è pressoché scontato, ed è impensabile immaginare una Formula 1 senza quello che è stato, ed è, il pilota più influente dentro e fuori le piste dai tempi di Senna. Lewis è un fattore imprescindibile per la Mercedes come team ma anche per tutti i tifosi, e lo è diventato accrescendo di stagione in stagione non solo le sue prestazioni, ma anche il suo carisma e la sua maturità: ''Quando sono arrivato in F1 ero un ragazzino, non ero ancora cosciente di quale fosse il mio ruolo e di cosa potessi fare per contribuire a migliorare il pianeta'', ha esordito Hamilton. ''Pensavo solo a vincere campionati e fare bene, da allora ho fatto un percorso di maturazione''.
F1, Emilia Romagna: Toto Wolff e Lewis Hamilton (Mercedes)
EXTRA BOOST ''Prendete il campionato 2020. Ho dato tutto me stesso per vincerlo e mi sono impegnato al massimo per ottenere giustizia contro le discriminazioni sociali'' - ha proseguito Lewis, attivissimo per la causa di Black Lives Matter, che è emersa con forza sia nei protocolli della Formula 1, sia nella sua sfera più prossima, con - per esempio - il cambio di colore della monoposto del suo team dall'iconico argento al nero. ''Porre l'attenzione su questi temi nel tentativo di farli emergere agli occhi dell'opinione pubblica mi ha dato un extra boost anche in pista. Non si trattava di vincere per me stesso, ma per uno scopo più grande. Le emozioni emerse quando ho visto l'uccisione di George Floyd mi hanno ricordato che ho sperimentato anche io in passato una piccola parte di quella violenza, ed è stao il carburante per guidare ancora più forte''.
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SEMPRE MEGLIO Restando alla pista, Lewis e la Mercedes sono un tutt'uno, una macchina perfetta e inarrestabile, ma c'è sempre spazio per migliorare e imparare. Dove lo spiega lui stesso: ''Mi riferisco all'applicazione, all'utilizzo degli strumenti, alla comprensione della macchina e al modo in cui comunnichi con gli ingegneri del team. E poi si può affinare la preparazione fisica [...]. Quando ho conosciuto Nelson Mandela mi disse: sto ancora imparando, ogni giorno è un giorno di scuola. Significa che abbiamo sempre la possibilità di apprendere e migliorare''. E ne avrà bisogno Hamilton, soprattutto di fronte alle prossime sfide: ''L'ottavo titolo è una cosa enorme, faccio fatica perfino a pronunciare il numero. Ci aspetta una stagione durissima, ve lo assicuro, con la Red Bull che ha dimostrato di essere incredibilmente forte nelle ultime gare dello scorso campionato, dovremo la vorare parecchio''.