ENNESIMO CASO CONTROVERSO Ha suscitato scalpore l'iniziativa di Lewis Hamilton, presentatosi al Mugello indossando a più riprese una t-shirt con la scritta: ''Arrestate i poliziotti che hanno ucciso Breonna Taylor''. Una frase che si riferisce all'assassinio di una giovane donna afroamericana avvenuto a Louisville, negli Stati Uniti, esattamente sei mesi prima del GP Toscana. A sparare tre agenti del dipartimento di polizia locale, impegnati in una perquisizione nella sua abitazione: l'ennesimo episodio controverso nell'accesa questione razziale che tiene banco negli Stati Uniti quest'anno e sulla quale il sei volte campione del mondo si è speso molto in supporto al movimento Black Lives Matter, spingendo la F1 a schierarsi apertamente contro il razzismo come mai fatto in precedenza.
REGOLE INFRANTE? Questa volta, l'intraprendenza di Hamilton potrebbe però essere andata oltre i limiti consentiti dal regolamento. Team e scuderie di F1, infatti, non sono autizzati a rilasciare dichiarazioni di tipo politico mentre si trovano nei circuiti in cui si tengono i gran premi. Se il messaggio pubblicizzato dal britannico verrà ritenuto di stampo politico, è probabile che la FIA decida di multarlo. A riguardo non ci sono ancora comunicazioni ufficiali, ma solo indiscrezioni raccolte dai media inglesi.
F1, GP Toscana: il retro della maglietta indossata da Lewis Hamilton, con il ritratto di Breonna Taylor
PADDOCK PERPLESSO Come detto, Hamilton si è speso molto nella battaglia al razzismo, trascinando tutto il Circus. La sua dedizione alla causa ha portato anche a delle tensioni, ad esempio verso i piloti che hanno deciso di non inginocchiarsi fin dalla prima gara dell'anno nel corso dell'inno nazionale. In generale, come ovvio, tutti hanno comunque sposato la causa del pilota della Mercedes. Questa volta, però, anche alcuni suoi colleghi non sarebbero particolarmente soddisfatti del suo gesto, in quanto le indagini sul caso di Breonna Taylor sono ancora in corso.