Le recenti critiche mosse da Lewis Hamilton alla Mercedes, colpevole di non aver ascoltato le indicazioni del sette volte iridato riguardo lo sviluppo della monoposto W14 in vista di questa stagione di F1, e la prossima scadenza di contratto del pilota britannico hanno alimentato interessanti voci sul suo futuro. Uno degli scenari più affascinanti vede all'orizzonte un possibile approdo alla Ferrari del rivale di tante battaglie. Una prospettiva al momento molto lontana, ma che può contare su alcune solide basi motivazionali.
F1 GP Spagna 1996, Barcellona: Michael Schumacher (Ferrari)
NEL SOLCO DI SCHUMACHER A spiegare l'aspetto psicologico che potrebbe invogliare Hamilton a trasferirsi a Maranello è stato il connazionale Martin Brundle, ex pilota di F1 e ora commentatore per l'emittente Sky Sports. Il britannico ha spiegato: ''Ci sono molte buone ragioni per restare alla Mercedes, ha solo bisogno che gli dicano come risolveranno la situazione. Ma sai, Senna ha lasciato la McLaren per andare alla Williams, Schumacher è andato alla Ferrari, no? Ci è voluto molto tempo, ma l'hanno fatto funzionare. Quindi questi grandi piloti non hanno paura di andare da qualche parte e poi galvanizzarsi e coinvolgere molte nuove persone intorno a loro e far accadere qualcosa. Credo che ci debba essere una parte di Lewis che pensa, 'sai, mi piacerebbe andare alla Ferrari e fare il Michael Schumacher, trasformandola davvero in una squadra vincente. Se non riesco a vincere il mio ottavo o nono titolo in questo momento, perché non vado a divertirmi un po' lì?' Sono sicuro che tutto ciò stia giocando nella sua mente. Parlerà anche con suo padre di questo e con il suo team di gestione su dove andare e questo sarà esacerbato dalle pessime prestazioni della macchina in Bahrain''.
IL PRECEDENTE CON MERCEDES Una mossa simile Hamilton l'ha già fatta nel 2012, quando accettò la proposta della Mercedes di diventare un loro pilota a partire dal 2013, abbandonando quella McLaren in cui era cresciuto e con la quale aveva conquistato il suo primo titolo iridato. A riguardo, Brundle ha aggiunto: ''Andare alla Mercedes sembrava un rischio all'epoca, ma quello che non sapevamo erano tutte le cose che Ross Brawn, Andy Cowell e molti altri potevano dire a Lewis: 'dai un'occhiata alla nostra power unit ibrida che abbiamo in arrivo, siamo miglia avanti rispetto a chiunque altro'. Lewis è stato in grado di vederlo, ma non credo che avrà quel tipo di vantaggio se si muove in questo momento''.
IL FATTORE ETA' Hamilton lo scorso gennaio ha compiuto 38 anni e sicuramente non ha davanti tutti gli anni di carriera che aveva Schumacher quando approdò alla Ferrari nel 1996, a 27 anni. Voci sul suo ritiro si sono già alzate diverse volte ultimamente, ma non sembrano questi i piani del britannico, come ha confermato il compagno di squadra George Russell: ''Noti in tutto ciò che fa che ha ancora quel fuoco. Posso sicuramente vederlo correre qui per qualche altro anno''. D'altronde in F1 c'è l'esempio di Fernando Alonso, 3 anni e mezzo più vecchio di Hamilton ma ancora altamente competitivo, come ha sottolineato anche Brundle: ''Ovviamente è nell'ultima parte della sua carriera, ma potrei facilmente vederlo fare altri cinque anni. Guardate Fernando Alonso, ha tre anni in più di Lewis e probabilmente guida al suo meglio, o alla pari del suo massimo in carriera. Lewis ha un altro lancio di dadi per entrare a far parte di una squadra e renderla campione del mondo e ottenere tutti i riconoscimenti che vuole, quindi penso che sia lì che si trova al momento''.
F1 GP Bahrain 2023, Sakhir: Lewis Hamilton (Mercedes AMG F1)
LA CORSA ALL'OTTAVO TITOLO La principale fonte di motivazione per Hamilton in questa ultima fase di carriera è legata al record assoluto di titoli mondiali conquistati. Il britannico è appaiato a Schumacher a quota sette e deve fare la scelta migliore per poter avere tra le mani una vettura e un team che possano supportarlo nell'inseguimento a questo record: '''In caso di dubbio, resta fermo', avrei pensato che è quello che sta pensando. 'Se riesco a farlo funzionare, questa è la mia soluzione migliore, altrimenti potrei dover cercare altrove' - ha dichiarato Brundle analizzando le prospettive di Hamilton - Se andasse alla Ferrari, per esempio, sarebbe certo di poter fare meglio lì? Al momento hanno una serie di sfide interne da affrontare. Entrerebbe alla Red Bull? Perché è l'unico posto in questo momento in cui penseresti che potrebbe andare. Potresti avere una formazione Verstappen-Hamilton? Potresti permetterteli? Ne hai bisogno? Perché io penso che la Red Bull sia abbastanza contenta di avere un pilota numero uno e un pilota 'uno e mezzo' in macchina. Quindi va benissimo dire che andrà da qualche altra parte, ma dove al momento? È meglio che faccia lavorare quello che ha in un magnifico lavoro di squadra''.