Lewis Hamilton ha concluso la stagione F1 con una prova decisamente deludente nella serata di Abu Dhabi. Il campione inglese, che nelle ultime gare è quasi apparso come se avesse staccato la spina dopo la matematica certezza del terzo posto nel Mondiale piloti, è infatti arrivato solo nono al traguardo, perdendo peraltro il duello con Yuki Tsunoda all’ultimo giro a causa di una sbavatura in fase d’attacco. Insomma, un finale sottotono per un campionato in cui, pur mancando ancora la vittoria – a questo punto il digiuno si allunga a due anni esatti – il sette volte iridato è riuscito a battere in maniera convincente il giovane e arrembante compagno di squadra George Russell.
F1 2023, GP Abu Dhabi: Lewis Hamilton (Mercedes)
PARLA LEWIS Un risultato che chiaramente non può bastare per un campione abituato a ben altri traguardi. “Quando hai una stagione del genere – ha spiegato al sito ufficiale della Formula 1 – sei sempre portato a chiederti qualcosa come ‘sono io o è la macchina? Ho ancora quello che serve? È finita?’. Succede perché ti inizia a mancare quel momento magico in cui metti tutto insieme, tu e la macchina, è qualcosa di straordinario. Ed è quello che, da pilota, cerchi sempre di raggiungere. Ma sono un essere umano, siamo tutti esseri umani e se c’è qualcuno che ci dice che non abbiamo più qualcosa, allora si sbaglia”.
F1 GP Brasile 2023, Interlagos: Lewis Hamilton (Mercedes AMG F1)
QUALIFICHE DA MIGLIORARE “La maggior parte delle mie prestazioni – ha poi aggiunto il 38enne della Mercedes – che sono state molto buone e sono felice di essere tornato al livello a cui dovrei essere. Forse è la qualifica un’area in cui devo ancora fare dei miglioramenti, ma stiamo facendo fatica come squadra a tirare fuori le performance dalle gomme sul giro secco. Lo si nota dal fatto che ci sono stati weekend in cui George è stato eliminato clamorosamente e invece io mi trovavo bene, e altri weekend in cui la cosa si è invertita. È questione di piccoli dettagli sulla macchina”.