ACCUSE RESPINTE- Dopo le ottime prestazioni della Haas nelle prove libere del Bahrain, non si sono fatte attendere le voci sul team americano e su quanto abbia lavorato bene, arrivando a considerare la monoposto americana una copia della Ferrari. Il team principal Gunther Steiner, dal canto suo, ritiene che sostenere che la Haas del 2022 sia solo una “Ferrari bianca” è semplicemente “ridicolo”. Nelle prove libere del Bahrain, il grande salto verso le posizioni di metà classifica è stato apparentemente confermato, con entrambi i piloti Mick Schumacher e Kevin Magnussen che hanno concluso nei primi dieci. Alcuni stanno addirittura chiamando la vettura “Moby Dick”, mandando una frecciatina e interrogandosi sul nuovo ufficio design della Haas con sede a Maranello, terra Ferrari. “Sapete, queste accuse sono sempre esistite e sempre esisteranno”, ha detto il team principal Steiner a f1-insider.com. “Io resto calmo. Se siamo bravi, chiamano la nostra macchina “Ferrari bianca”. Se non lo siamo, allora no. Inizio a trovare tutto ciò ridicolo”. “Credo che tu debba lavorare duramente per provocare invidia, mentre la compassione è gratis. Quindi quello che desidero è che gli altri siano verdi di invidia, perché significherebbe che abbiamo fatto un gran bel lavoro”.
F1 2022, GP Bahrain: Gunther Steiner (Haas)
DECISIONE LOGICA- In realtà, la velocità della Haas è stata una manna dal cielo per il team americano, specialmente dopo l’orribile pre-stagione e con le separazioni dallo sponsor principale UralKali e dal pilota Nikita Mazepin, entrambe dovute alla crisi Russia-Ucraina. “Era la cosa giusta da fare in quella situazione, perché si sapeva che la guerra non sarebbe finita presto. Quindi la separazione da Nikita Mazepin è stata una conseguenza logica”, ha dichiarato Steiner. Tuttavia, Mazepin ed Uralkali si dicono furiosi riguardo l’espulsione dal team e stanno considerando di procedere per vie legali. “Cerco di stare calmo e di non farmi trasportare dalle emozioni”, ha detto Steiner quando gli hanno chiesto un parere su tutto ciò. “La cosa più importante per me è sempre il team, dato che sono responsabile di esso e di tutti gli impiegati. Questo è quello che conta”. “Quello che dovete sapere è che c’è una base legale per ogni contratto che devi osservare, anche quando esso è stato risoluto. Detto questo, non ho tradito Nikita anche se ovviamente capisco il suo disappunto”, ha concluso Gunther Steiner con la speranza di metterci una pietra sopra e chiudere definitivamente il capitolo UralKali per poter concentrarsi al massimo sulla stagione appena iniziata.