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RECUPERO VELOCE Le condizioni di salute di Romain Grosjean sono in netto miglioramento dopo lo spaventoso incidente di domenica in Bahrain, tanto che il francese si è già mostrato sui social network impegnato in alcuni squat (foto sotto) e non ha nascosto il desiderio di tornare in pista per il GP Abu Dhabi che a metà dicembre chiuderà la stagione 2020. Il problema principale rimangono le scottature, in particolare alle mani, motivo per cui il francese passerà ancora una notte in ospedale. Dopo le toccanti parole della moglie Marion, ora è stato lo stesso pilota della Haas a raccontare in prima persona quanto accaduto sul circuito di Sakhir.
IL PENSIERO A LAUDA Grosjean ha raccontato le sue impressioni in un'intervista rilasciata all'emittente francese TF1: ''È sembrato molto più lungo di 28 secondi. Vedo la mia visiera diventare tutta arancione, vedo le fiamme sul lato sinistro dell'auto. Ho pensato a molte cose, incluso Niki Lauda, e pensavo che non fosse possibile finire così, non ora. Non potevo concludere la mia avventura in F1 in quel modo''. Il francese a fine anno chiuderà dopo 5 campionati il suo rapporto con la Haas, terminando anche un'avventura nella massima categoria del motorsport iniziata con una parantesi finale nella lontana stagione 2009, al volante della Renault.
LA FORZA DEI FIGLI La moglie Marion ha spiegato di aver descritto Romain come un supereroe per spiegare ai loro tre figli quanto è accaduto. Grosjean conferma che il pensiero della sua famiglia gli ha trasmesso motivazioni supplementari per uscire da quell'inferno di fuoco: ''Per i miei figli, mi sono detto che dovevo uscire. Ho messo le mani nel fuoco, quindi l'ho sentito chiaramente bruciare sul telaio. Sono uscito, poi ho sentito qualcuno che mi stava tirando per la tuta, quindi sapevo di essere fuori. Avevo più paura per la mia famiglia e gli amici, e ovviamente per i figli che sono la mia più grande fonte di orgoglio ed energia, che per me alla fine''. Un ruolo nell'esplosione è stato giocato dalla parte elettrica della power-unit Ferrari montata sulla Haas VF-20: ''È il più grande incidente che abbia mai visto in vita mia. L'auto ha preso fuoco, è esplosa e anche la batteria ha preso fuoco, quindi ha aggiunto molta energia all'impatto''.
F1, GP Bahrain 2020: Romain Grosjean (Haas) esce dai rottami incendiati della sua vettura
L'ASPETTO PSICOLOGICO Ovviamente, una simile esperienza può lasciare dei postumi a livello psicologico. Grosjean ne è conscio e forse anche per questo non vuole che quello sia il suo ultimo ricordo al volante di una monoposto di F1: ''Penso che ci sarà del lavoro psicologico da fare, perché ho davvero visto la morte arrivare. Direi che c'è la sensazione di essere felice di essere vivo, di vedere le cose in modo diverso. Ma c'è anche la necessità di tornare in macchina, se possibile ad Abu Dhabi, per finire la mia storia con la F1 in modo diverso. È stata quasi come una seconda nascita. Uscire dalle fiamme quel giorno è qualcosa che segnerà per sempre la mia vita. Non so se la parola miracolo esista o se possa essere usata, ma in ogni caso direi che non era il mio momento per morire''.