Sembra quasi incredibile ma, a oltre due settimane dalla bandiera a scacchi, il risultato del Gran Premio degli Stati Uniti di Austin è ancora sub-judice. A riaprire la gara in Texas è stata infatti la Haas, che nel weekend di Interlagos ha deciso di presentare un’istanza di revisione per chiedere penalità nei confronti di alcuni piloti rivali, colpevoli di non aver rispettato in più occasioni i limiti della pista senza però ricevere le dovute penalità. La questione era stata evidenziata già nel lunedì post-gara da alcuni appassionati sui social, che avevano notato la tendenza sistematica di qualche pilota (il più criticato era stato Sergio Perez) a tagliare all’interno del cordolo di curva-6 contravvenendo alla regola secondo cui bisogna sempre tenere almeno due ruote al di qua della linea bianca che delimita la pista.
F1 GP Usa 2023 Austin: Nico Hulkenberg (Haas) con Kevin Magnussen che sullo sfondo attacca fuori pista Yuki Tsunoda (AlphaTauri)
TAGLI IN CURVA-6 In effetti, guardando le telecamere on-board, sembrerebbe che parecchi piloti abbiano tagliato la curva in più di tre occasioni meritando quindi i canonici cinque secondi di penalità. Il tutto in un weekend dove la vicenda dei track limit è stata costantemente al centro delle polemiche, con numerose infrazioni e svariate sanzioni inflitte dalla Fia nel corso del fine settimana: proprio per questo motivo, Max Verstappen aveva ad esempio perso la pole position in favore di Charles Leclerc, finendo largo oltre la linea bianca di curva-19. A complicare le cose ci sarebbe però il fatto che in curva-6 non erano stati installati particolari sensori elettronici per valutare i tagli e che anche le telecamere a disposizione dei commissari non consentivano di accertare la sussistenza degli illeciti.
F1 GP Usa 2023, Austin: Sergio Perez (Red Bull Racing) in uno dei tagli incriminati | Foto: F1TV
DIRITTO DI REVISIONE Detto questo, non sarà comunque semplice per la Haas ottenere la revisione del risultato del GP Usa 2023. Come sempre accade quando viene esercitato il diritto di revisione, secondo il regolamento i rappresentanti della scuderia statunitense dovranno presentare “nuove e rilevanti prove non disponibili al momento della decisione”. E, quindi, ad esempio, mostrare nuove immagini che non erano a disposizione dei giudici di gara, attraverso cui sia possibile accertare i tagli dei piloti soggetti al ricorso. Un onere probatorio tutt’altro che banale anche considerando i precedenti: nelle ultime occasioni – celebre è il caso del ricorso Ferrari nel 2019 contro la penalità di Sebastian Vettel in Canada, o ancora quello presentato quest’anno contro la sanzione inflitta a Carlos Sainz in Australia – il diritto di revisione non è mai stato riconosciuto e la Fia ha sempre confermato il risultato.
F1 GP Usa 2023, Austin: Nico Hulkenberg (Haas F1 Team) in azione
IL PROCEDIMENTO La prima udienza è fissata in via telematica per le 15.00 italiane di mercoledì 8 novembre, con la Haas che dovrà dimostrare la sussistenza di prove nuove e rilevanti sulla questione: solo in caso affermativo i commissari del GP Usa dovranno riunirsi e giudicare se tali prove siano sufficienti a modificare l’ordine d’arrivo della gara in Texas, che peraltro si era già consolidato molte ore dopo la bandiera a scacchi con lasqualifica della Mercedes di Lewis Hamilton e della Ferrari di Charles Leclercper l’eccessivo consumo della tavola sul fondo. Alla prima udienza sono stati convocati anche i rappresentanti di Red Bull, Aston Martin e Williams, i team contro cui è stata presentata la richiesta di revisione da parte della Haas. Per la cronaca, la gara si era conclusa con l’11° posto di Nico Hulkenberg, arrivato dunque ai margini della zona punti, e il 14° di Kevin Magnussen.