LE PAGELLE DI MARINA BAY Colpi di scena e risultato in bilico fin dopo la bandiera a scacchi per il GP Singapore, vissuto sul lungo duello al vertice tra Sergio Perez e Charles Leclerc, mentre alle loro spalle si susseguivano errori e ritiri, tra cui quelli clamorosi di due campioni del mondo come Max Verstappen e Lewis Hamilton. Scopriamo promossi e bocciati nelle consuete pagelle di MotorBox.com.
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SERGIO PEREZ - VOTO 9,5 Una domenica da sogno per il messicano, che ha definito quella odierna la sua miglior prestazione in carriera. Siamo d'accordo al 99%, visto che quel (doppio) momento di disattenzione dietro alla Safety Car ci ha consegnato un risultato sub judice che rovina l'atmosfera del finale di gran premio. Per il resto, la sua gara rimane sontuosa, confermando il suo feeling con i circuiti cittadini che si era già manifestato nella bella vittoria a Montecarlo. Quasi perfetto.
CHARLES LECLERC - VOTO 8 Al via si perde dopo il buon riflesso al semaforo verde e cede la prima posizione a Sergio Perez. Da lì in poi passa tutta la gara mettendo in costante pressione il messicano e abbozzando anche un paio di attacchi. Un'altra piccola sbavatura la compie in occasione del pit stop, quando finisce lungo nella piazzola perdendo almeno un paio di secondi importanti in quella fase di gara. Si stacca dalla Red Bull solo nei giri finali e come tutti inizia una lunga attesa per le decisioni della direzione gara. Impressionanti le sue correzioni al volante di una Rossa che sulla pista via via più asciutta sembrava ormai un Cavallino imbizzarrito. Domatore.
CARLOS SAINZ - VOTO 6 Un podio arrivato in maniera decisamente anonima per lo spagnolo, lontanissimo dal passo gara mostrato da Leclerc e Perez e impegnato più che altro a difendere la posizione dalla pressione di Hamilton prima e Norris poi, a testimonianza di una prestazione sottotono rispetto al potenziale della monoposto. Il suo pregio più grande è quello di non commettere errori in una giornata complessa che ha visto molti piloti sbagliare. Piano, ma lontano.
LANDO NORRIS - VOTO 9 Al via guadagna la posizione su Alonso, allungando poi sullo spagnolo. Successivamente lo vediamo difendersi in maniera egregia dalla pressione nientemeno di Verstappen, fino a quando il leader del mondiale finisce per compromettere la sua gara con un dritto in frenata nel tentativo di sorpassarlo. Lando non si accontenta e nel finale prova pure a togliere la posizione all'amico Sainz. Top driver.
DANIEL RICCIARDO - VOTO 7 Incredibile ma vero, il miglior risultato dell'anno arriva al termine di una gara su un circuito cittadino che lo vedeva scattare dalla diciassettesima posizione. Una grande rimonta per l'australiano che, un po' come Sainz, ha come merito principale quello di non commettere errori. Cruciale per il suo risultato la Safety Car provocata da Tsunoda che gli permettere di effettuare il cambio gomme balzando dall'undicesima posizione fino alle spalle di Norris. Spreca però il jolly di essere l'unico dei primi con gomma morbida nel finale di gara, perdendo rapidamente contatto dal compagno di squadra. Rimonta bagnata, rimonta fortunata.
LANCE STROLL - VOTO 7,5 Con il bagnato il canadese tira fuori spesso prestazioni persino sorprendenti. È stato così anche oggi, con sei posizioni recuperate in una gara impeccabile. Anche lui trova un aiuto dal tempismo della Safety Car, ma nell'ultima parte di gara è bravissimo a prendersi il margine sufficiente per tenere lontano il rimontante Verstappen. Amica pioggia.
MAX VERSTAPPEN - VOTO 5 Questa volta la rimonta non gli riesce e, anzi, incappa in un errore come raramente gli è accaduto negli ultimi anni. L'attacco a Norris con quel mega bloccaggio è apparso un po' troppo frettoloso, con la pista ancora umida fuori traiettoria e le gomme slick appena montate. In precedenza era già stato protagonista di un brutto scatto al via che gli era costato diverse posizioni e ulteriori sorpassi da effettuare in condizioni difficili. Dopo aver montato gomme morbide a seguito dell'errore su Norris, torna a risalire la classifica con caparbietà e determinazione, fino al settimo posto che resta il degno finale di un weekend - tra voci sul budget cap e la beffa in qualifica - tutt'altro che perfetto. Irrequieto.
SEBASTIAN VETTEL - VOTO 7 Bella gara per il tedesco che scattava dalla quattordicesima posizione e che nei primi giri ha agguantato subito la zona punti. Dopo la Safety Car si ritrova alle spalle di Stroll, ma davanti a Hamilton. Riesci a difendersi dall'antico rivale fino all'errore del britannico, che paradossalmente lo rende una facile preda per Verstappen negli ultimissimi giri. Vecchio smalto.
LEWIS HAMILTON - VOTO 4 Una domenica che poteva regalargli tranquillamente un podio lo vede invece insolitamente pasticcione e sprecone. Si innervosisce dopo aver passato gran parte dei primi 30 giri in scia a Sainz, fino a commettere un errore in frenata con contatto contro le barriere che sarebbe anche potuto costargli il ritiro. Nel finale ha l'occasione di limitare i danni togliendo almeno la settima posizione a Vettel e tenendosi alle spalle Verstappen, ma commette un errore davvero da principiante passando sull'umido e finendo largo, lasciando così strada all'olandese che lo seguiva da vicino. Irriconoscibile.
PIERRE GASLY - VOTO 6 Partito settimo, chiude solo decimo un gran premio ricco di imprevisti e colpi di scena. Lo si vede principalmente per il modo ossequioso in cui apre la porta a Verstappen in due occasioni. Ha comunque il pregio di non commettere errori e di conquistare un punticino importante per l'AlphaTauri in ottica mondiale Costruttori. Compitino.
FERNANDO ALONSO - VOTO 7 Persa la posizione su Norris al via, nel giorno del suo 350esimo gran premio stava tenendosi alle spalle Verstappen senza particolari difficoltà, prima che il motore della sua Alpine lo mettesse fuori dai giochi dopo 22 giri. Anniversario sfortunato.
ESTEBAN OCON - VOTO 5,5 Disastroso in qualifica con il diciottesimo tempo, stava rimediando in gara con una prestazione che poteva consegnargli un piazzamento in zona punti. Anche lui tradito dal motore Alpine, che così si vede scavalcata dalla McLaren nel Costruttori. Affumicato.
VALTTERI BOTTAS - VOTO 5,5 Neanche le occasioni date dai tanti ritiri bastano per risollevare un weekend decisamente anonimo per il finlandese, unico pilota assieme a Ricciardo - e poi a Verstappen - a montare gomme Soft nel finale di gara. Quando l'olandese lo attacca nei giri finali non accenna neppure la minima difesa. Arrendevole.
KEVIN MAGNUSSEN - VOTO 5,5 Partiva nono e aveva una buona occasione per tornare in zona punti, ma ancora una volta è troppo aggressivo nelle prime fasi, finendo per rovinare l'alettone anteriore in un contatto con un'Aston Martin che lo porterà a vedersi esposta la bandiera nera e arancione. Pit stop obbligato per sostituire il particolare danneggiato e di fatto gara già compromessa dopo pochi giri. Frettoloso.
MICK SCHUMACHER - VOTO 6 Supera bene le insidie dell'asfalto umido, anche se gli manca qualcosa per lottare per la zona punti. Le sue speranze tramontano definitivamente quando Russell lo colpisce in un tentativo di sorpasso apparso esagerato. Bersaglio.
GEORGE RUSSELL - VOTO 5,5 Una domenica passata nelle retrovie dopo la partenza dalla pitlane a seguito della sostituzione della power unit. Date le circostanze, la Mercedes lo usa per sperimentare il rendimento delle gomme slick dopo 24 giri. In quella fase perde tantissimo tempo, ma le successive neutralizzazioni gli permettono quantomeno di riprendere la coda del gruppo, prima del già citato contatto con Schumacher. Negli ultimissimi passaggi si toglie lo sfizio di far segnare il giro più veloce in gara, che però non porta il punto bonus dato che chiude fuori dalla top10. Cavia.
ALEX ALBON - VOTO 5 Weekend da dimenticare per l'anglothailandese, reduce dall'operazione all'appendicite che gli aveva fatto saltare Monza e anche correre qualche rischio di troppo a causa di successive complicazioni. Per questo merita un'attenuante la sua prestazione, macchiata da un testacoda nelle prime fasi e da un dritto contro le barriere che chiude definitivamente la sua gara dopo 26 giri. Convalescente.
YUKI TSUNODA - VOTO 5 Butta via una buona prestazione affrontando i primi chilometri con gomme slick come se stesse gareggiando su pista asciutta. Il botto contro le barriere a quel punto è questione di poche curve. Distrazione fatale.
GUANYU ZHOU - VOTO S.V. La sua gara nelle retrovie dura appena sette giri, fino a quando Latifi gli chiude la porta come se non esistesse, danneggiandogli la sospensione anteriore destra. Invisibile.
NICHOLAS LATIFI - VOTO 4 Il primo gran premio dopo l'annuncio dell'addio alla Williams al termine della stagione conferma la bontà della decisione del team britannico. Sempre in fondo alla classifica nel corso delle prove, pone fine con largo anticipo alla domenica sua e di Zhou con una manovra insensata. Garanzia in negativo.