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DOHA, VENTESIMA TAPPA Il circus si trasferisce mel deserto arabo, su una pista inedita per la Formula 1 (come sarà anche la prossima di Jeddah), per il prosieguo della palpitante sfida tra Max Verstappen e Lewis Hamilton, dopo i fatti del Gran Premio del Brasile. -E se è sempre interessante scoprire insieme, alla vigilia di ogni GP, come si guida e si frena sulle piste del mondiale, stavolta c'è un dato ancor più rilevante, ossia che i numeri servono a darci un'idea di quello che accaddrà in pista. Ad analizzare il tutto ci aiuta, fortunatamente, la Brembo - l'azienda italiana che fornisce gli impianti frenanti a quasi tutta la griglia, che può guidarci al meglio in questo viaggio! Di seguito troverete la carta d'identità di Losail, i dati delle frenate principali e un focus video sulla frenata più severa della pista qatariota. Buona lettura!
I SEGRETI DEL CIRCUITO DI LOSAIL
- La carta d'identità della pista
- Tutte le frenate
- Le pinze dei freni Brembo
- I dati sulle frenate
- La frenata più impegnativa
La carta d'identità della pista
Diciassette anni dopo la MotoGP, anche la Formula 1 debutta in Qatar. Il Losail International Circuit ha già però ospitato gare delle quattro ruote, dalla GP2 Asia al WTCC ma come è evidente nessuna auto ha raggiunto le velocità che toccheranno le monoposto di Formula 1, sia in rettilineo che in percorrenza di curva. Secondo i tecnici Brembo il Losail International Circui rientra nella categoria dei circuiti scarsamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 2, il più basso delle piste del Medio Oriente. Per la MotoGP invece questo tracciato è considerato mediamente impegnativo per i freni.
- Categoria di frenata: Easy (2 su 5)
- Tempo speso in frenata: 11%
- Lunghezza circuito 5.380 metri
- Numero di giri: 57
- Numero di frenate: 7
- Le tre curve più impegnative: curva 6, curva 10 e curva 1.
Tutte le frenate
Le pinze dei freni Brembo
Brembo realizza pinze freno in alluminio-litio a 6 pistoni (valore massimo stabilito dal regolamento) per 8 dei team del Mondiale 2021. Le pinze monoblocco sono state introdotte nelle competizioni proprio da Brembo, nella seconda metà degli anni Ottanta, sulle Ferrari F187/88C di Michele Alboreto e Gerhard Berger. Per la stagione 2021, ciascun team, in funzione delle esigenze specifiche della vettura, definisce insieme agli ingegneri Brembo il rapporto ottimale tra peso e rigidezza che dovranno avere le pinze freno. Per ciascuna scuderia lo sviluppo dell’impianto frenante avviene in maniera totalmente autonoma e separata, così da preservare i segreti industriali
Dopo aver accertato in pista la bontà delle pinze monoblocco, Brembo le ha trasferite sulla produzione di serie che oggi caratterizzano le più prestigiose e diffuse vetture sportive. Una sfida ulteriore per i grandi quantitativi da realizzare e per la durata, pari all’intera vita della vettura richiesta alle pinze stradali. Una qualità che contraddistingue le pinze Brembo della famiglia B-M, progettate per chi desidera il massimo dalla propria automobile. Lavorate da un grezzo di alluminio fuso con un processo di fusione con tecnologia 4D e con le canalizzazioni del fluido interne, anziché le convenzionali connessioni a tubo rigido esterno, queste pinze garantiscono una eccezionale rigidità e deformazione. Grazie a questa tecnologia le caratteristiche tecniche delle B-M4, B-M6 e B-M8 sono simili a quelle delle pinze racing ricavate dal pieno o forgiate.
Dai un’occhiata a tutti i vantaggi dei sistemi frenanti B-M
I dati sulle frenate
A differenza della MotoGP, costretta a impiegare i freni in 12 delle 16 curve del Losail International Circuit, i piloti di Formula 1 se ne servono solo in 7 curve. Nella prima metà della pista però solo nella curva 5 le moto frenano e le monoposto no. Invece nella seconda parte la Formula 1 frena solo alle curve 10 e 16, mentre la MotoGP lo fa pure alle curve 9, 12, 14 e 15. Ne consegue un tempo di impiego sul giro dei freni di appena 8,7 secondi per la Formula contro i 34 secondi della MotoGP. Dalla partenza alla bandiera a scacchi l’impianto frenante opera per il 10,7 per cento sulle monoposto, a fronte del 30 per cento della MotoGP. Totalmente differenti anche le decelerazioni: solo una al giro superiore ai 110 km/h per la Formula 1, cinque per le moto.
La frenata più impegnativa
Delle 7 frenate del Losail International Circuit nessuna è considerata altamente impegnativa per i freni, 4 sono di media difficoltà e 3 sono light. Rispetto alla MotoGP che vanta come frenata più dura quella alla prima curva, le monoposto entrano a velocità più che doppia (208 km/h contro i 98 km/h delle moto) e pertanto la frenata più tosta è un’altra, quella sesta curva: le auto passano da 258 km/h a 98 km/h in soli 2,47 secondi durante i quali percorrono 103 metri. In quel frangente i piloti sono soggetti a 4,2 g di decelerazione.
In copertina il video dedicato alla frenata più impegnativa del circuito