Ecclestone e Damiani ai ferri corti, la firma sul rinnovo di Monza non c'è
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MONZA A RISCHIO Il mistero sul rinnovo di contratto dell'Autodromo di Monza, non si è ancora concluso, anzi, si è infittito ancor di più con un nuovo capitolo. Un colpo di scena che purtroppo non farà piacere ai tifosi italiani. Dopo le numerose ed estenuanti trattative tra Ecclestone, il patron della Formula Uno, e Angelo Sticchi Damiani, Presidente Automobile Club d'Italia, la tanto agognata firma sul rinnovo, manca.
UN BEL TEATRINO A nulla sono valse le strette di mano, le parole, i chiarimenti e le promesse reciproche. Le due parti in causa, il 2 settembre a Monza davanti alle telecamere e ai media, avevano parlato di un accordo trovato che avrebbe garantito a Monza la presenza nel Circus della F1 per altri tre anni, e che il tutto sarebbe stato messo nero su bianco a Londra, di lì a poco. Purtroppo, oggi, a più di due mesi di distanza, la firma non è ancora arrivata. Quindi, possiamo dire che abbiamo assistito a delle semplici facciate, maschere che hanno solo nascosto i continui rinvii e gli intoppi che ancora oggi sono vivi in questa trattativa.
CONTANO SOLO I SOLDI Secondo le ultime indiscrezioni, Bernie Ecclestone avrebbe chiesto uno sforzo economico ulteriore per poter riservare a Monza un posto tra i circuiti della Formula Uno. Un ulteriore esborso che Angelo Sticchi Damiani insieme a Ivan Capelli, Presidente ACI Milano, non sembrano poter garantire. Inoltre, la scarsità di aggiornamenti e notizie sulla vicenda, non aiuta a chiarire una situazione che sta diventando quasi grottesca.
Pubblicato da Simone Dellisanti, 17/11/2016
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