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Il pilota inglese ha ottenuto la pole position nella qualifica sullo storico tracciato monegasco, battendo di un soffio Bottas
PRIMA FILA MERCEDES Ancora una volta, la Mercedes ha dominato in qualifica, dimostrandosi nettamente più rapida di Red Bull e Ferrari, che non sono mai state una seria minaccia per le Frecce d’Argento. La lotta per la pole, di conseguenza, è stata un affare privato tra Hamilton e Bottas, che si sono sfidati a colpi di giri veloci nella sessione più importante del sabato: la Q3.
HAMILTON PRIMO A vincere il duello a distanza è stato Lewis Hamilton, secondo a quattro decimi da Bottas dopo il primo tentativo della Q3 ma bravissimo a colmare il divario nel secondo run, in cui ha rifilato poco meno di un decimo al compagno di squadra pur sbagliando vistosamente alla penultima curva del circuito. L’inglese è ovviamente soddisfatto della pole: “Innanzitutto devo ringraziare il pubblico qui presente: è casa mia. Questa è una gara che tutti sogniamo di vincere, si cerca di dare il 100%, come fanno tutti i ragazzi in fabbrica che non smettono mai [di lavorare], per non parlare di questa grandissima macchina e della splendida battaglia con Valtteri che è stato rapido in tutto il fine settimana. Avevo voglia di questa pole che significa tanto per me, ho scavato più che mai in me e sono contento perché ci sono riuscito dopo una settimana molto pesante sia per il team che a livello personale”.
MERCEDES PERFETTA Anche se l’inglese ha sfruttato al massimo il suo talento, è stato indubbiamente aiutato da un pacchetto eccezionale: “Ringrazio il team, continuiamo a migliorare weekend dopo weekend. Noi abbiamo un pacchetto fantastico, ma dobbiamo capire che noi piloti, indipendentemente dalla macchina, dobbiamo spingere al limite. Quel limite è come una palla che viene addosso, è una cosa fuori controllo. Bisogna reagire in ogni momento, ed alla Rascasse sono riuscito a correggere per non finire a muro ed anche all’ultima curva stavo perdendo la vettura, ma sono riuscito a tagliare il traguardo sperando di avere quel millesimo di vantaggio per fare la differenza.
IN MEMORIA DI LAUDA Il campione in carica ha infine voluto dedicare questo risultato a Niki Lauda, scomparso domenica scorsa in una clinica in Svizzera: “Non so quanto sia in vantaggio, ma me lo prendo: è perfetto. Dare qualcosa in più per la memoria di Niki è davvero bello, rispetto a giovedì le sensazioni non erano neanche paragonabili, sono sicuro di aver toccato due volte le barriere, ma qui serve anche questo. La pole è per Niki. Lui avrebbe voluto che facessimo i professionisti come abbiamo fatto, anche lui avrebbe fatto lo stesso e vogliamo fare qualcosa di speciale domani”.
BOTTAS BEFFATO Stavolta, il capolavoro non è riuscito: Bottas dovrà accontentarsi del secondo posto sulla griglia, sperando di riuscire a sopravanzare Hamilton nel breve allungo che porta alla prima curva. Il finnico aveva la pole in mano, ma un problema di riscaldamento dei pneumatici nel secondo tentativo della Q3 gli ha impedito di migliorarsi e mantenere la posizione: “Complimenti a Lewis e al team, ancora una doppietta.Sono molto deluso, mi sentivo bene in macchina e pensavo di farcela perché dopo il primo giro pensavo di avere dei settori in cui migliorare nell’ultimo giro, ma ho trovato tanto traffico e non sono riuscito mettere le gomme nella giusta finestra per il giro veloce. Certamente posso vincere – ha proseguito il finnico - sarebbe stato meglio partire dalla pole però sicuramente è inutile mollare dopo il sabato, c’è una lunga gara di fronte a noi per provare a recuperare la prima posizione anche se al via sarà difficile, il tratto fino alla prima curva è breve”.