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MIAMI, QUINTA TAPPA La Formula 1 prosegue la sua corsa e nel breve volgere di una settimana ci ritroviamo catapultati dall'antica Baku alla sfolgorante Miami. Sul nuovissimo circuito che gira attorno all'Hard Rock Café Stadium, il circus ha debuttato lo scorso anno, quando le caratteristiche della pista erano state studiate solo al simulatore. Con quella come base di esperienza, i tecnici della Brembo - l'azienda italiana che fornisce gli impianti frenanti a quasi tutta la griglia della Formula 1 - ha potuto rielaborare i dati e oggi siamo in grado di snocciolare tutti i segreti della pista che ospiterà il GP di Miami domenica prossima. Di seguito troverete la carta d'identità, i dati delle frenate principali e un focus video sulla frenata più severa del Miami International Autodrome. Buona lettura!
I SEGRETI DEL CIRCUITO DI MIAMI
- La carta d'identità della pista
- Tutte le frenate
- Miami: casa Brembo
- I dati sulle frenate
- La frenata più impegnativa
- I consigli per i gamers
La carta d'identità della pista
Complice il record di ascolti televisivi per il mercato statunitense (2,6 milioni di spettatori) della gara del 2022, la Formula 1 gareggia in Florida per il secondo anno consecutivo. Lo fa ancora al Miami International Autodrome, posto nel complesso dell’Hard Rock Stadium di Miami Gardens. Si tratta di un circuito cittadino da 5,41 km con tre rettilinei e 19 curve, ma dotato di diverse variazioni altimetriche, specie tra le curve 13 e 16. Secondo i tecnici Brembo il Miami International Autodrome rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 3, identico all’altra pista statunitense, il Circuit of the Americas.
- Categoria di frenata: Medium (3 su 5)
- Tempo speso in frenata: 15%
- Lunghezza circuito 5.412 metri
- Numero di giri: 57
- Numero di frenate: 7
- Le tre curve più impegnative: curva 17, curva 11 e curva 1.
Tutte le frenate
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Miami: casa Brembo
Negli anni Ottanta, Miami ha ottenuto una notorietà planetaria dalla serie tv Miami Vice che ha perfettamente incarnato la quintessenza di quel decennio. Uno dei due protagonisti di Miami Vice, Sonny Crockett, si distingueva perché guidava una Testarossa bianca monospecchio decisamente appariscente. Della Testarossa sono stati prodotti meno di diecimila esemplari, tutti dotati di impianto frenante Brembo, composto da pinze e dischi ventilati, indispensabili per tenere a bada il 12 cilindri boxer con quattro valvole per cilindro, ai tempi il motore più potente installato su un’auto sportiva di serie, accreditato di 290 km/h.
I dati sulle frenate: tecnologica (per) 5G
Nelle 19 curve del Miami International Autodrome i piloti di Formula 1 impiegano i freni in 7 punti, ma solo in due curve consecutive, la 16 e la 17, che però sono distanziate da un rettilineo di 1,3 km. Nella prima metà della pista, caratterizzata da curve più guidate, figura un’unica frenata impegnativa. Dalla curva 11 alla 17 ci sono invece 4 frenate, di cui la metà da oltre 2,6 secondi l’una e con decelerazioni superiori ai 5 g. In un giro di pista i freni sono operativi per 13,2 secondi, equivalenti al 15 per cento della gara. Basso è anche il carico complessivo sul pedale del freno: 42 tonnellate a pilota dalla partenza alla bandiera a scacchi.
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La frenata più impegnativa*
Delle 7 frenate del GP Miami 3 sono considerate altamente impegnative per i freni e 4 sono light. La più dura per l’impianto frenante è la curva 17 perché le monoposto vi arrivano al termine del lunghissimo dritto. Le auto passano da 311 km/h a 66 km/h in appena 2,7secondi durante i quali percorrono 113 metri mentre i piloti sono soggetti a 5,3 g di decelerazione.
*In copertina il video dedicato alla frenata più impegnativa del circuito
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I consigli per i gamers
Per affrontare in maniera corretta la curva 17 del Miami International Autodrome bisogna aguzzare la vista perché la ricca vegetazione e i muretti ostacolano la visione dei cartelli bianchi con la distanza dalla curva. Si frena poco prima di incrociare la segnaletica dei 100 metri, portando lentamente le ruote di destra sul cordolo. Ciò agevola la svolta, da compiere dopo aver scalato fino alla seconda marcia.