GRAN BRETAGNA, DECIMA TAPPA Il Gran Premio d'Austria di settimana scorsa ha raccontato di una Ferrari in crescita e di una Mercedes e una Aston Martin ancora competitive, ma nel giardino di casa di mezza Formula 1, le Red Bull continuano a essere le favorite del Gran Premio di Gran Bretagna. Max Verstappen e Sergio Perez, dunque, partono con i favori del pronostico, sebbene il messicano stia vivendo non proprio il miglior momento della carriera, situazione della quale cercheranno di approfittare in primis Charles Leclerc, Fernando Alonso e Lewis Hamilton, i più quotati tra i rivali, senza dimenticare George Russell - sempre molto forte al ''ring'', e Carlos Sainz. con il dente avvelenato dopo i fatti di Spielberg. Per avere una chance in più, gli sfidanti avranno sicuramente analizzato a fondo i dati della Brembo - l'azienda italiana che fornisce gli impianti frenanti a quasi tutta la griglia della Formula 1 - che hanno rielaborato e aggiornato i numeri della pista del Northamptonshire. Ecco tutti i segreti del circuito che ospiterà il GP di Gran Bretagna domenica prossima, di seguito troverete la carta d'identità, i dati delle frenate principali e un focus video sulla frenata più severa di Silverstone. Buona lettura!
I SEGRETI DEL CIRCUITO DI SILVERSTONE
- La carta d'identità della pista
- Tutte le frenate
- Niki Lauda e Brembo, primo in tutto
- I dati sulle frenate
- La frenata più impegnativa
- I consigli per i gamers
La carta d'identità della pista
Il circuito di Silverstone, che dallo scorso aprile utilizza esclusivamente energie rinnovabili, è teatro del decimo appuntamento della stagione. Secondo i tecnici Brembo, la pista britannica rientra nella categoria dei circuiti poco impegnativi per l’impianto frenante. In una scala da 1 a 5, Silverstone Circuit ha un indice di difficoltà di 1. Nel calendario F1 esiste un solo altro circuito che possiede tale valore, ed è Suzuka. Nonostante la classificazione come circuito poco impegnativo, l’impianto frenante è tutt’altro che superfluo al Silverstone Circuit. Ad ogni giro i piloti azionano il pedale del freno 8 per garantire il migliore inserimento in curva. In caso di pioggia, che è una variabile da tenere in considerazione a Silverstone, in staccata si possono notare le maggiori differenze di stili di guida tra i diversi driver. In tale circostanza la differenza la farà il pilota che meglio riuscirà ad interpretare il livello ottimale di potenza frenante scaricabile sull’asfalto.
- Categoria di frenata: Very Easy (1 su 5)
- Tempo speso in frenata: 15%
- Lunghezza circuito 5.891 metri
- Numero di giri: 52
- Numero di frenate: 8
- Le tre curve più impegnative: curva 6, curva 3 e curva 16.
Tutte le frenate
AP Racing da Nuvolari a Brembo
Ad una quarantina di miglia a nord del Silverstone Circuit ha sede AP Racing, uno dei marchi leader nella fornitura di freni e frizioni per auto e moto da competizioni. L’azienda fu fondata nel 1920 da tre soci a Londra per importare dagli Stati Uniti componenti per gli ex veicoli militari convertiti ad uso civile dopo la Prima Guerra Mondiale. Poco dopo iniziò a produrre componenti, tanto che nel 1938 Tazio Nuvolari vinse il GP Gran Bretagna con una Auto Union dotata di freno idraulico AP Lockheed. L’esordio in Formula 1 è del 1971 sulla Ferrari 312B. Dal 2000 AP Racing è parte del gruppo Brembo e anche grazie ad essa nel 2023 tutte le auto di F.1 utilizzano pinze freno del gruppo Brembo: nello specifico, 9 team forniti con pinze Brembo mentre un team fornito con pinze AP Racing.
I dati sulle frenate
La vera sfida a Silverstone è evitare la vetrificazione (glazing) del materiale d’attrito, e quindi riuscire a portare il materiale di attrito in un range di temperature superiori a 350 °C, che è la temperatura minima di esercizio per dischi e pastiglie in carbonio. Le zone del tracciato più critiche sotto questo aspetto i piloti le incontrano una volta superata la Brooklands (curva 6) fino alla Chapel (curva 14) perché in quella sezione il ricorso ai freni è veramente ridotto. Dalla curva 7 alla curva 14 comprese, le velocità si riducono infatti di meno di 75 km/h e le decelerazioni non superano i 3,5 g. In totale in un giro i freni vengono usati per poco meno di 14 secondi, pari al 15 per cento dell’intera gara. Dalla partenza alla bandiera a scacchi ciascun pilota esercita un carico totale sul pedale del freno di 40 tonnellate, finora il valore più basso dell’intero mondiale.
La frenata più impegnativa*
Delle 8 frenate del British GP, 3 sono considerate impegnative per i freni, 2 sono di media difficoltà e le restanti 3 sono light. La frenata più impegnativa è quella alla curva 6, dove le vetture arrivano ad una velocità di staccata di 305 km/h, dopo aver superato la curva 5 (Aintree) senza agire sul freno. L’impianto frenante garantisce una velocità di inserimento in curva di 141 km/h in appena 2,51 secondi durante i quali si percorrono 143 metri. Per riuscirci i piloti esercitano un carico di 122 kg sul pedale del freno e subiscono una decelerazione di 4,2 g.
*In copertina il video dedicato alla frenata più impegnativa del circuito
I consigli per i gamers
Per affrontare senza problemi la Brooklands (curva 6) del GP di Gran Bretagna nel videogioco Formula 1 non bisogna farsi ingannare dai cartelli. Ai freni ci si attacca infatti solo dopo aver passato quello che indica i 50 metri. Si scala fino in quarta marcia, passando sul cordolo ma solo nella parte conclusiva della curva. L’acceleratore va premuto solo per un secondo perché altrimenti si arriva lunghi alla curva 7.