SILVERSTONE, DECIMA TAPPA La Formula 1 torna nel fine settimana a Silverstone, nel luogo dove tutto è iniziato e davanti a 140.000 spettatori paganti nelle previsioni degli organizzatori, con l'abbattimento di tutte - o quasi - le limitazioni imposte nei mesi scorsi per la pandemia. Max Verstappen con la sua Red Bull uscirà leader della classifica iridata anche dalla tappa britannica, visti i ben 32 punti di margine su cui può contare nei confronti del campione del mondo uscente Lewis Hamilton su Mercedes. Riuscirà il britannico a ridurre il gap nel GP di casa? Su una pista che potrebbe ben sposarsi sia con le caratteristiche della Red Bull che della Mercedes, occhio allora anche ai rispettivi compagni di team, Sergio Perez e Valtteri Bottas, così come ai piloti di McLaren e Ferrari. Prima di tutto però, serve un bel ripasso su come si guida a Silverstone, e chi meglio proprio di Brembo - l'azienda italiana che fornisce gli impianti frenanti a quasi tutta la griglia - può guidarci in questo viaggio? Di seguito troverete la carta d'identità della pista inglese, i dati delle frenate principali e un focus video sulla frenata più severa di Silverstone. Buona lettura!
I SEGRETI DELLA PISTA DI SILVERSTONE
- La carta d'identità della pista
- Tutte le frenate
- Le pinze regenerate stradali Brembo
- I dati sulle frenate
- La frenata più impegnativa
La carta d'identità della pista
Complice l’introduzione della gara sprint di qualifica, ancora una volta il Gran Premio Gran Bretagna farà la storia della Formula 1: la posizione in griglia sarà infatti stabilita dall’esito della gara di 100 km. Salvo imprevisti, saranno dai 25 ai 30 minuti di puro spettacolo, ricchi di sorpassi e staccate al limite. Secondo i tecnici Brembo il Silverstone Circuit rientra nella categoria dei circuiti scarsamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 2, inferiore a tutte le altre piste inserite nel calendario corrente del Mondiale di Formula 1.
- Categoria di frenata: light (2 su 5)
- Tempo speso in frenata: 15%
- Lunghezza circuito 5.891 metri
- Numero di giri: 52
- Numero di frenate: 7
- Le tre curve più impegnative: curva 3, curva 16 e curva 6.
Tutte le frenate
Le pastiglie per auto da corsa e stradali
Oltre alle pinze in alluminio-litio e ai dischi in carbonio, Brembo fornisce ai team anche le pastiglie, anch’esse in carbonio: ben 5 le varianti per i freni anteriori, 2 per quelli posteriori. Tra loro si distinguono per le specifiche del materiale impiegato, la ventilazione interna e la geometria. La lunghezza di ciascuna pastiglia è compresa tra i 160 e i 190 mm e l’area tra i 50 e i 90 cm2 mentre il peso varia dai 150 ai 300 grammi. Il coefficiente d’attrito è 0,5 e la temperatura d’esercizio è la stessa dei dischi, avendo entrambi conducibilità molto elevata, essendo a contatto diretto e composti da materiali simili.
Grazie all’esperienza maturata in 46 anni di Formula 1 e alla collaborazione con le Case automobilistiche, Brembo realizza una gamma di pastiglie per le auto stradali che assicurano la massima sicurezza in frenata. La continua ricerca e gli accurati test in laboratorio e su strada hanno permesso di produrre oltre 100 mescole differenti. L’obiettivo è di offrire la soluzione più adatta per ogni tipo di vettura e per ogni guida, sia in termini di performance che di comfort, assicurando anche la massima silenziosità. Sono addirittura 1.400 i riferimenti differenti realizzati da Brembo, destinati a coprire oltre il 98 per cento del parco auto circolante in Europa.
Cerca nel catalogo Brembo le pastiglie per la tua auto.
I dati sulle frenate
Per la gara vera e propria il rischio maggiore, complice l’elevata latitudine e condizioni meteo che potrebbero essere difficili, è la vetrificazione (glazing) del materiale d’attrito. Nonostante i 5.891 metri del tracciato infatti sono 7 i punti di frenata e in appena 3 di questi la decelerazione supera i 2,8 g e il carico sul pedale i 55 kg. Il tempo totale di utilizzo dei freni sul giro è di 12 secondi e 6 decimi, pari al 15 per cento della durata del GP. Complessivamente domenica dalla partenza alla bandiera a scacchi ciascun pilota esercita un carico totale sul pedale del freno di 30 tonnellate: a Imola aveva sfiorato le 58 tonnellate e mezza e a Monaco superato le 62 tonnellate.
La frenata più impegnativa
Delle 7 frenate del GP Gran Bretagna 2 sono considerate altamente impegnative per i freni, una è di media difficoltà e le restanti 4 sono light. La più dura è quella alla curva 3 perché i piloti arrivano in accelerazione dal traguardo senza essersi serviti dell’impianto frenante alle curve 1 e 2 e così si presentano a 320 km/h: in soli 2,37 secondi e 130 metri scendono a 125 km/h grazie ad un carico di 150 kg sul pedale del freno mentre la decelerazione è di 4,8 g.
Di seguito il video dedicato alla frenata più impegnativa del circuito