Addio noia? Il circuito di Le Castellet si rinnova in vista dell'edizione 2020 del Gp transalpino. Allo studio un nuovo 1° settore
NOVITÀ FRANCESI Il Gp di Francia 2019 è stato senza ombra di dubbio uno dei gran premi più brutti delle ultime stagioni. Il Paul Ricard potrebbe per questo motivo rifarsi il trucco nel tentativo di generare spettacolo e sorpassi: parola del nuovo managing director della gara, l’ingegnere transalpino Eric Boullier. L’ex team principal della McLaren nei deludenti anni del sodalizio con Honda ha infatti ufficializzato, in una lunga intervista concessa ai colleghi di Racefans, l’intenzione di apportare modifiche sostanziali al primo settore del tracciato di Le Castellet.
F1 GP Francia 2019, Paul Ricard: Sebastian Vettel (Ferrari)
CHE BARBA, CHE NOIA Insomma, l’obiettivo neppure tanto nascosto è quello di mandare definitivamente in archivio la gara tutt’altro che indimenticabile – anzi, indimenticabilmente noiosa – dellapassata stagione, restituendo al Paul Ricard la dignità di un tempo: “Di base, ridisegneremo tutto il primo settore. C’è un target che è quello di rendere un po’ più veloci i tempi sul giro e di spingere magari i team a utilizzare magari assetti da carico aerodinamico più basso. Creeremo anche un’altra grossa opportunità di sorpasso che dovrebbe anche essere d’aiuto al secondo punto di sorpasso, quello che si trova prima della chicane (che spezza in due il rettilineo del Mistral, molto criticata ma per il momento confermata, ndr).Non vogliamo cambiare il Dna del tracciato, abbiamo la famosa curva Signes, che resta probabilmente una delle più veloci del calendario, e la doppia Beausset. Ma abbiamo comunque trovato alcune opportunità per migliorare drasticamente la possibilità delle vetture di superarsi a vicenda”.
F1 GP Spagna 2019, Barcellona: Eric Boullier
ASPETTANDO LA FIA “Per alcuni mesi – ha proseguito Boullier – abbiamo avuto alcune discussioni sul tracciato con Liberty Media e con la Fom. Ovviamente abbiamo sfruttato anche l’esperienza di persone come Ross Brawn, ma anche alcuni programmi di simulazione che ci hanno confermato che potevamo fare qualcosa per migliorare lo spettacolo. Adesso la situazione è nelle mani della Fia, che chiaramente deve l’omologare le modifiche. Abbiamo bisogno che ci diano il loro assenso o il loro diniego ai cambiamenti e siamo in attesa di risposta”. Il nuovo managing director della pista ha infine anche trattato il tema della viabilità, con giornalisti e addetti ai lavori imbottigliati nel traffico e impossibilitati a raggiungere il circuito nella prima edizione della gara, nel 2018: “Abbiamo avuto dei problemi, ma li abbiamo totalmente risolti. Due anni fa, la maggior parte degli inconvenienti si sono verificati al venerdì, perché sabato e domenica più o meno tutti sono arrivati in pista per tempo, nonostante un paio di ore di coda. Anche venerdì e domenica sera c’erano state lunghe attese in uscita, perché la gente voleva lasciare il circuito tutta contemporaneamente, ma almeno nessuno ha perso la gara. Nel 2019 invece tutti i piani hanno funzionato, sebbene ci fossero meno persone in circuito”.