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Evoluzione della specie: l'inglese annuncia il primo upgrade della power unit di Stoccarda. E intanto Mercedes pensa al 2025...
MERCEDES RISPONDE La Ferrari lavora senza sosta per comprendere e risolvere i problemi che fino a questo momento hanno impedito alla SF90 di esprimersi al meglio delle proprie possibilità. Finestra di temperatura delle gomme, carico aerodinamico, affidabilità e sospensione anteriore, certo. Ma, a prescindere da tutto, il vero grosso punto debole della Scuderia è… la Mercedes. Gli uomini di Stoccarda, infatti, continuano a portare aggiornamenti sulla W10 di Hamilton e Bottas. Che nel prossimo Gp del Canada sarà in pista anche con una power unit evoluta per provare a colmare il gap nell’unica area in cui il Cavallino sembra primeggiare.
LA CONFERMA Non ci sono ancora annunci ufficiali da parte del team di Brackley, ma a confermare indirettamente il debutto in pista a Montreal del primo motore evo del 2019 è una fonte decisamente qualificata. Parliamo proprio del campione del mondo in carica, Lewis Hamilton, che a Monte Carlo ha vinto la sua quarta gara stagionale: “Dovremo fare alcune analisi, specie per capire meglio le gomme e, da parte mia, per lavorare ancora meglio con i miei ingegneri e tirare fuori il massimo dalla macchina. Ma so che i ragazzi in fabbrica stanno spingendo sugli sviluppi della vettura e, ad esempio, avremo probabilmente un nuovo motore nella prossima gara, quindi sono sicuro che continueremo a progredire”.
STORIA CONTINUA Insomma, non certo buone premesse per i tifosi della Ferrari, che sperano proprio nella tappa di Montreal per rompere un digiuno che si protrae ormai dal Gran Premio degli Stati Uniti 2018, quando a vincere fu Kimi Raikkonen. La Mercedes invece continua a infrangere record su record e, dopo aver eguagliato lo storico primato di cinque doppiette consecutive, punta adesso là dove nessuno – neppure la Ferrari nella sua età dell’oro targata Schumacher-Todt-Brawn – è mai arrivato prima: sei titoli piloti e costruttori di fila. Ma quale futuro dopo la scadenza del famoso Patto della Concordia che tiene legati partecipanti e organizzatori fino alle Colonne d’Ercole del 2020?
OBIETTIVO 2025 Ovviamente Mercedes sta partecipando ai negoziati per la stesura dei nuovi regolamenti e la definizione dei nuovi accordi commerciali con Fia e Fom. Non sono però mancate le voci di un possibile imminente ritiro dalla Formula 1, in ragione dell’uscita di scena di Dieter Zetsche, il grande capo di Daimler che aveva voluto con forza il ritorno nel Circus della casa di Stoccarda. Secondo indiscrezioni raccolte dal Corriere dello Sport, però, la Stella avrebbe deciso di prolungare la permanenza almeno fino al 2025. Sarebbe infatti scartato un programma ufficiale per il Wec e la 24 Ore di Le Mans, mentre la Formula E – il debutto è previsto per il campionato 2019-2020 – dovrebbe costare intorno ai 20 milioni di euro a stagione: una cifra evidentemente risibile rispetto agli investimenti per la massima serie.