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Il team principal Ferrari vuole archiviare la delusione di Montreal e pensare al futuro, conscio che c'è ancora tanto da fare
FLEMMA BINOTTO Al termine del Gran Premio del Canada, mentre stava ancora impazzando la polemica sulla penalità costata a Vettel la vittoria e lo stesso pilota aveva da poco platealmente manifestato il suo dissenso, ai microfoni di Sky si presentava un tranquillo Mattia Binotto, già proiettato sul futuro, conscio che raramente ingiustizie morali come quella che Seb e i ferraristi hanno subito a Montreal, vengono poi sanate. Dall'alto di chi sa che i problemi da risolvere sono ancora molti, il team principal di Maranello ha risposto alle domande dei giornalisti, tagliando corto su diversi argomenti.
VINCITORE MORALE "Non mi interessa quello che pensa Toto" - ha subito esordito Binotto, respingendo le parole di Wolff che aveva parlato di decisione corretta - "Pensiamo che oggi il vincitore morale sia Seb, ha passato il traguardo davanti a tutti, e questo è l'importante. Basta ascoltare la folla, non siamo noi a decidere, c'è chi lo deve fare e le decisioni non si discutono, credo però che si possa avere un parere e anche un'opinione diversa."
MOTIVAZIONI "Detto questo abbiamo fatto un buon weekend, con la pole di ieri e la bella gara di oggi." - ha proseguito Binotto - "Era importante per noi ritrovare il ritmo. Come squadra abbiamo dimostrato di poter essere competitivi, è una cosa importante, da qui torniamo a casa sicuramente motivati, forse ancor più di prima. Incattiviti? No, motivati, e sappiamo che ci sono tante altre gare per dimostrare il nostro valore."
GIUDIZIO DIVERSOBinotto non ha alcuna intenzione di criticare la decisione dei commissari (sebbene poco dopo la Ferrari manifesterà l'intenzione di sporgere reclamo): "I commissari duri con noi? No, non credo sia vero, ci sono state altre situazioni in passato in cui sono stati buoni, anche nelle ultime gare, però credo anche che ci siano state altre situazioni in gara come quella di oggi e il giudizio sia stato diverso. Questo è soprattutto il rammarico, meritavamo qualcosa di più sulla parte del risultato reale, ufficiale, formale, però torniamo a casa con la convinzione di essere stati vincitori."
CHARLES BRAVO Il team principal della rossa respinge anche al mittente la supposizione di Jacques Villeneuve che nel finale Charles Leclerc sia andato più forte per beffare il compagno e scendere sotto i 5" di margine da lui, in modo da conquistare la seconda posizione: "No, il bilanciamento della sua macchina era buono e lui sapeva di dover gestire le gomme, alla fine ha potuto spingere e sapeva che davanti poteva succedere qualunque cosa, ha fatto una bella gara." Peraltro è emerso che Leclerc non fosse stato neanche informato della penalità inflitta al compagno.
SEB HA RAGIONE Dopodiché Binotto torna nuovamente su Vettel: "Ora è arrabbiato, abbiamo cercato di calmarlo, ma è giusto così, si è già un po' calmato. Ma è giustificato in questa occasione, chiunque nella sua situazione si sarebbe comportato così. Una gara con questa adrenalina, in cui spingi a ogni giro, con il caldo... ha dato il massimo e sa di non aver commesso errori. In quel momento è uscito di pista, è chiaro, ma nel tornare non aveva altro modo di farlo, non c'era nulla di intenzionale e non aveva alternative. Ed è per questo che giudica questa decisione come non corretta."
FUTURO DIFFICILE L'ultimo pensiero di Mattia Binotto è alle prossime gare: "Dobbiamo guardare avanti con la voglia di far bene" - ha spiegato - "Dobbiamo migliorare in alcune aree e lo sappiamo, la macchina qui era la stessa della Spagna, nelle componenti e nei contenuti, perciò sappiamo che avremo altre gare difficili. Per noi è importante continuare a migliorare e magari, a ogni gara, provare a vincere."