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Lo avevamo sentito molto dispiaciuto, nel primo team radio al termine della Q1 del GP Brasile 2021, Nikita Mazepin. Durante il giro di rientro, il giovane rookie russo aveva infatti commentato il proprio ultimo tentativo dandosi dello stupido per aver rovinato con un errore un giro che avrebbe potuto metterlo in una migliore posizione di partenza. Poi, nelle interviste post qualifica, Nikita era apparso molto emozionato, con gli occhi rossi e lucidi e la voce rotta dal pianto. Un’immagine decisamente insolita per il ventiduenne, conosciuto nell’ambiente per essere una testa calda e un vero duro, imperturbabile nonostante i numerosi errori di guida commessi in questa stagione. Nel post Interlagos, è stato lo stesso Mazepin a spiegare le ragioni dello sfogo emotivo.
F1 GP Turchia 2021, Istanbul: Nikita Mazepin (Haas) dopo la bandiera a scacchi
L’ERRORE IN Q1 Intervistato sul tema dall’agenzia di stampa russa Tass, Mazepin ha infatti spiegato che la ragione principale della sua delusione era legata, appunto, all’errore di guida che gli ha impedito di battere il compagno Mick Schumacher, ormai ampiamente in vantaggio nel confronto interno al box Haas: “Principalmente è stato per via dell’errore che ho fatto, ma devo dire che nelle ultime gare ho passato dei momenti difficili e che ci sono stati dei problemi all’interno del team. L’insieme di queste cose ha reso il risultato delle qualifiche ancora più duro da digerire. Quando esci dalla macchina hai solo quattro minuti prima di andare al ring delle interviste e i giornalisti fanno domande che ti portano a ricordare certi episodi. Nella mia vita non c’è niente di più importante delle corse, sono totalmente devoto a questa carriera e quindi, se le cose vanno male, divento triste. È abbastanza naturale che sia così”.
F1 GP Brasile 2021, Interlagos: Nikita Mazepin (Haas F1 Team)
I PROBLEMI IN HAAS Mazepin ha però poi anche approfondito la natura dei problemi all’interno del box, tornando sulla storia –di cui si era parlato nei giorni dopo il GP Messico– della festa al night club in cui si festeggiava l’addio di alcuni membri del team Haas: “Sì, è vero, abbiamo avuto alcune modifiche al personale della squadra. Ci sono state delle persone che sono andate via e altre che sono arrivate, e questo è accaduto in molte delle gare scorse. So già che non tutte le persone con cui ho lavorato quest’anno resteranno anche nella prossima stagione, così come uno dei miei ingegneri più fidati è passato a un’altra scuderia la scorsa settimana. Non è l’unico esempio, ma sono situazioni che creano difficoltà. Ovviamente vorrei poter tenere con me la gente capace ma, sfortunatamente, nel nostro sport, le buone relazioni personali non sono sufficienti a far restare le persone in una squadra. Nella maggior parte dei casi ci sono anche motivazioni di carattere economico e anche io, se fossi stato dieci anni più vecchio e avessi una famiglia e dei figli da mantenere, avrei preso le loro stesse decisioni”.