POLEMICHE E VELENI La decisione di percorrere due giri del GP Belgio dietro alla Safety Car e poi di interrompere la competizione, assegnando la metà dei punti in palio, ha lasciato decisamente perplessi e ha provocato una pioggia di critiche verso il direttore di gara Michael Masi. Oltre alle conseguenze in termini di punti nella classifica del mondiale, aver percorso quei pochi km validi per il risultato ha di fatto creato le condizioni per evitare di dover rimborsare del costo del biglietto il numeroso pubblico presente a Spa-Francorchamps.
F1, GP Belgio 2021: Max Verstappen (Red Bull) dietro alla Safety Car
LA PREOCCUPAZIONE DI HAMILTON Ad avanzare l'ipotesi che dietro la scelta di disputare quei due giri ci siano state motivazioni di carattere economico è stato Lewis Hamilton: ''Questa scelta ha innescato un sacco di cose e non conosco tutta la politica e i retroscena, ma la mia più grande preoccupazione è che i fan dovrebbero probabilmente riavere i loro soldi e non so se facendo quei due giri ciò significhi che questo non verrà fatto. Non credo sia quello che vogliamo, come sport abbiamo valori migliori di questi''.
LA REPLICA DI DOMENICALI Ai sospetti del sette volte campione del mondo ha prontamente replicato Stefano Domenicali, CEO della F1 targata Liberty Media: ''Quando sento dire che c'è stata qualche discussione di carattere commerciale dietro a questo devo rispondere che non è assolutamente vero. Quando parliamo di corse c'è responsabilità, c'è un processo chiaro e queste due cose non sono affatto collegate''. Il manager italiano ha aggiunto che la F1 avrebbe comunque incassato dal promoter del GP Belgio la sua quota di entrate anche nel caso in cui non si fossero percorsi quei due discussi giri: ''Ecco perché dico che considerarlo come qualcosa legato a un'implicazione commerciale è sbagliato''.
MASI PROMOSSO Domenicali ha poi aggiunto di approvare la gestione della difficile situazione da parte di Masi: ''Penso che in termini di gestione sia stata la cosa giusta da fare. C'era la voglia di fare la gara, esisteva una finestra di possibile miglioramento del meteo provare ad andare. Poi, non appena sono tornati in pista, i commenti dei piloti sono stati abbastanza chiari. Il messaggio è chiaro: purtroppo non abbiamo il controllo del meteo''.