BAHRAIN PROTAGONISTA Era l'ormai lontano 2004 quando il GP Bahrain apriva le porte del Medio Oriente alla F1. Da allora sono cambiate tantissime cose e il Circus è ormai di casa tra le nazioni della penisola araba, con gran premi ospitati anche dagli Emirati Arabi Uniti (Abu Dhabi), dall'Arabia Saudita e dal Qatar. Il Bahrain ha mantenuto comunque la sua centralità e, anzi, nel tempo ha aumentato il suo peso all'interno del calendario. Il circuito di Sakhir, infatti, ha ospitato nel 2020 ben due gran premi su due layout diversi e sempre più spesso sta venendo utilizzato come sede dei test invernali che precedono la stagione, cosa che avverrà anche quest'anno nel prossimo mese di marzo dall'11 al 13. In questo scenario è arrivata anche la firma del nuovo accordo firmato dai proprietari dell'autodromo con i vertici di Formula One Group: il GP Bahrain si continuerà sicuramente a disputare fino al 2036.
BREAKING: The Bahrain Grand Prix will remain on the calendar until 2036! 🗓️#F1pic.twitter.com/eThvkzVOlc
— Formula 1 (@F1) February 11, 2022
PISTA SPETTACOLARE Il circuito di Sakhir, disegnato da Hermann Tilke, è tra i circuiti meglio riusciti all'ingegnere tedesco, apprezzato sia dai piloti sia dagli appassionati che qui hanno visto andare in scena alcune battagliere entrate nella storia. L'annuncio dell'accordo è stato dato questa mattina e il CEO della F1, Stefano Domenicali, non ha nascosto la sua soddisfazione per il contratto siglato: ''Sono lieto che correremo al Bahrain International Circuit fino al 2036, dove andranno in scena gare eccitanti e incredibili per entusiasmare i nostri fan. Dal 2004 abbiamo disputato delle gare fantastiche a Sakhir e non vediamo l'ora di tornare lì per l'inizio del campionato 2022, mentre iniziamo una nuova era per questo sport. Il Bahrain è stato il primo paese del Medio Oriente ad accogliere la F1 e ha un posto molto speciale nel nostro sport. Voglio ringraziare personalmente Sua Altezza il Principe Salman e il suo team per la loro dedizione e il duro lavoro durante la nostra collaborazione e attendo con ansia i molti anni di gare davanti a noi''.
TENSIONI E SOSTENIBILITA' AMBIENTALE In passato, il Bahrain è stato un appuntamento anche turbolento del calendario della F1. I movimenti di protesta contro la famiglia regnante hanno spesso utilizzato la visibilità data dal gran premio per catturare l'attenzione internazionale, trovando però scarsa collaborazione tra i protagonisti del Circus. Nel 2011 si raggiunse il culmine delle proteste, con la gara che venne ufficialmente annullata, salvo rientrare in calendario l'anno successivo non senza polemiche. Successivamente, pur in un clima non del tutto privo di tensioni, la situazione non ha più raggiunto i livelli critici di quegli anni. Per il futuro, gli organizzatori hanno annunciato diverse azioni per aumentare la sostenibilità ambientale dell'evento, con tutta l'energia che verrà utilizzata durante il gran premio che proverrà da fonti energetiche sostenibili.