TEMPO QUASI SCADUTO Mancano poco più di due mesi alla prima edizione del GP Arabia Saudita, in programma nel weekend del 3-5 dicembre. Mentre la F1 rafforza la sua presenza in Medio Oriente con l'annuncio dell'accordo con il Qatar, cresce la curiosità attorno al discusso evento ospitato dalla città di Gedda. Le ultime immagini proveniente dal cantiere del nuovo circuito mostrano i lavori ancora in alto mare, con edifici in costruzione e gru ed escavatori in piena attività per cercare di completare tutto in tempo.
بدأت ملامح أسرع وأجدد حلبة شوارع في الـ #فورمولا1 تتضح…
— F1 Saudi Arabian GP (@SaudiArabianGP) September 29, 2021
انتظروا وسترون مدى روعتها😍📸
The fastest and newest street circuit in #F1 is really starting to take shape…
Just wait for that final view 😍📸#SaudiArabianGP#OvertakeTheFuture#فورمولا1_في_السعودية#نسابق_المستقبلpic.twitter.com/wec8MYsplI
GRANDE RICHIESTA Questa corsa contro il tempo non è certo aiutata dal fatto che il circuito di Gedda sia lungo ben 6,175 km distrubuiti tra 27 curve,dato che lo rende il secondo per lunghezza nel calendario di F1 dietro a Spa. Nonostante questo quadro generale, il principe Khalid bin Sultan Al-Faisal - presidente della Federazione automobilistica saudita, ha mostrato grande ottimismo circa il successo dell'evento: ''C'è stata una grande richiesta di biglietti. Ci aspettiamo un'enorme affluenza, soprattutto da Europa e Stati Uniti''.
PREZZI ELEVATI Una previsione che dall'esterno appare un filo ottimistica, considerando le restrizioni legate alla pandemia di Covid-19 sui viaggi internazionali, i lavori in ritardo e anche il caro biglietti. Per il GP Arabia Saudita i prezzi vanno infatti da un minino di 533 dollari a un massimo di 9.333. Il principe a riguardo ha aggiunto: ''Il progetto F1 è costato molto ed è normale che il costo venga compensato dalla vendita dei biglietti e da altre fonti, tra cui pubblicità e sponsor locali''.
SCOMMESSA IMPORTANTE L'Arabia Saudita sta puntando molto sullo sport per promuovere la propria immagine all'estero e cercare di incentivare il turismo dai paesi occidentali, in una strategia che punta a trovare nuovi introiti in previsione di un futuro in cui il petrolio peserà sempre di meno. Nel paese mediorientale corrono già la Formula E la Dakar.