PUNTI SOFFERTI Il movimentato GP Arabia Saudita ha portato i primi punti stagionali per Pierre Gasly. Il francese ha chiuso in ottava posizione, salvando il bilancio dell'AlphaTauri dopo il ritiro dello sfortunato Yuki Tsunoda ancora prima del via, ma ha dovuto letteralmente patire le pene dell'inferno per vedere la bandiera a scacchi. A tormentarlo un fortissimo mal di stomaco che ha cominciato a manifestarsi nella seconda metà di gara.
15 GIRI DI DOLORE A raccontare il suo personale calvario è stato lo stesso Gasly: ''Gli ultimi cinque giri si è trattato solo di sopravvivere. Soffrivo moltissimo, quindi stavo solo contando i giri che mancavano alla fine. Ecco perché sono felice che siamo riusciti a finire la gara in ottava posizione''. In particolare, erano le curve verso sinistra a metterlo in difficoltà: ''Avevo la sensazione che in ogni curva verso sinistra ci fosse qualcuno che mi accoltellava all'interno dell'intestino, quindi non è stato bello''. Gasly ha usato termini molto forti per descrivere il dolore provato: ''Sono stati gli ultimi 15 giri più dolorosi di tutta la mia carriera. Non so cosa sia successo al mio intestino, ma stavo morendo dentro la macchina. Urlavo per il dolore''.
PIU' FORTE DELLA SFORTUNA Oltre alle condizioni fisiche, a mettere in salita la domenica di Gasly ci ha pensato anche la sfortuna. Così come il leader Sergio Perez, anche il francese si era infatti fermato ai box appena prima che Nicholas Latifi andasse a muro, provocando l'uscita della Safety Car: ''È stato un tempismo molto sfortunato con il primo pit-stop. Ci siamo fermati e letteralmente quando sono uscito dai box ho visto uscire la Safety Car. Così sono sceso in quattordicesima posizione, ma sono riuscito a chiudere in ottava. Quindi possiamo essere felici''.