JEDDAH, VENTUNESIMA TAPPA Il circus si sposta da Losail a Jeddah, restando nel deserto arabo dove i freni sono sollecitati, oltre che dalla pista, anche dalle alte temperature. Sul secondo tracciato consecutivo inedito per la Formula 1, andrà in scena il penultimo atto della palpitante sfida tra Max Verstappen e Lewis Hamilton, che dopo i fatti del Gran Premio del Qatar si ritrovano separati appena di 8 punti in classifica. E se è sempre interessante scoprire insieme, alla vigilia di ogni GP, come si guida e si frena sulle piste del mondiale, stavolta c'è un dato ancor più rilevante, ossia che i numeri servono a darci un'idea di quello che accaddrà al nuovissimo Jeddah Corniche Circuit. Ad analizzare il tutto ci aiuta, fortunatamente, la Brembo - l'azienda italiana che fornisce gli impianti frenanti a quasi tutta la griglia, che può guidarci al meglio in questo viaggio! Di seguito troverete la carta d'identità di Jeddah, i dati delle frenate principali e un focus video sulla frenata più severa della pista saudita. Buona lettura!
I SEGRETI DEL CIRCUITO DI JEDDAH
- La carta d'identità della pista
- Tutte le frenate
- Le pinze dei freni Brembo
- I dati sulle frenate
- La frenata più impegnativa
La carta d'identità della pista
La Formula 1 sbarca in Arabia Saudita grazie al Jeddah Corniche Circuit, situato ad una trentina di chilometri dalla storica città di Jeddah. Privo di curve a 90 gradi che hanno sempre contraddistinto i circuiti cittadini, è destinato a conquistare il primato di più lungo e veloce circuito di questa tipologia nella storia del Mondiale. Gli organizzatori si attendono una velocità media sul giro superiore ai 250 km/h nonostante la presenza di 27 curve, altro record per la Formula 1 attuale. Secondo i tecnici Brembo il Jeddah Corniche Circuit rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 3, identico all’Intercity Istanbul Park.
- Categoria di frenata: Medium (3 su 5)
- Tempo speso in frenata: 14%
- Lunghezza circuito 6.174 metri
- Numero di giri: 50
- Numero di frenate: 7
- Le tre curve più impegnative: curva 27, curva 1 e curva 13.
Tutte le frenate
Le pastiglie dei freni Brembo
Oltre alle pinze in alluminio-litio e ai dischi in carbonio, Brembo fornisce ai team anche le pastiglie, anch’esse in carbonio: ben 5 le varianti per i freni anteriori, 2 per quelli posteriori. Tra loro si distinguono per le specifiche del materiale impiegato, la ventilazione interna e la geometria. La lunghezza di ciascuna pastiglia è compresa tra i 160 e i 190 mm e l’area tra i 50 e i 90 cm2 mentre il peso varia dai 150 ai 300 grammi. Il coefficiente d’attrito è 0,5 e la temperatura d’esercizio è la stessa dei dischi, avendo entrambi conducibilità molto elevata, essendo a contatto diretto e composti da materiali simili.
Grazie all’esperienza maturata in 46 anni di Formula 1 e alla collaborazione con le Case automobilistiche, Brembo realizza una gamma di pastiglie per le auto stradali che assicurano la massima sicurezza in frenata. La continua ricerca e gli accurati test in laboratorio e su strada hanno permesso di produrre oltre 100 mescole differenti. L’obiettivo è di offrire la soluzione più adatta per ogni tipo di vettura e per ogni guida, sia in termini di performance che di comfort, assicurando anche la massima silenziosità. Sono addirittura 1.400 i riferimenti differenti realizzati da Brembo, destinati a coprire oltre il 98 per cento del parco auto circolante in Europa.
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I dati sulle frenate
Pur essendo caratterizzato da 27 curve, i piloti Formula 1 utilizzano i freni solo in 7 delle curve del Jeddah Corniche Circuit. Addirittura sono presenti cinque curve consecutive, dalla 8 alla 12, in cui l’impianto frenante non viene azionato in quanto non indispensabile per restare all’interno del nastro d’asfalto. In un giro intero i piloti di F.1 utilizzano i freni per complessivi 9,6 secondi, un valore simile all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola che però è più corto di quasi 1,3 km. Dalla partenza alla bandiera a scacchi del GP Arabia Saudita i freni sono in azione per il 14 per cento del tempo. Inoltre tutte le frenate generano decelerazioni comprese tra 2,2 e 4,5 g, non raggiungendo quindi i picchi di altre piste.
La frenata più impegnativa
Delle 7 frenate del GP Arabia Saudita 2 sono considerate altamente impegnative per i freni, 2 sono di media difficoltà e le 3 restanti sono light. La più dura per l’impianto frenante è l’ultima curva perché le monoposto vi arrivano dopo aver frenato per l’ultima volta alla curva 22. Alla staccata della curva 27 le auto toccano i 317 km/h prima di utilizzare i freni per 2,6 secondi necessari a scendere a 110 km/h. Nel frattempo percorrono 127 metri mentre i piloti sono soggetti a 4,3 g di decelerazione.
In copertina il video dedicato alla frenata più impegnativa del