Max Verstappen ha dominato il Mondiale di Formula 1 2023, davanti al suo compagno di squadra nel team Red Bull Racing, Sergio Perez. Il messicano è così diventato il 10° pilota negli ultimi 40 anni a fregiarsi del ruolo di vice-campione del mondo, senza però aver mai conquistato il titolo. Come lui Michele Alboreto (1985), Riccardo Patrese (1992), Heinz-Harald Frentzen (a tavolino, nel 1997), Eddie Irvine (1999), David Coulthard (2001), Rubens Barrichello (2002, 2004), Felipe Massa (2008), Valtteri Bottas (2019, 2020) e Charles Leclerc (2022). Chi tra loro è un campione mancato? Il più bravo dei secondi? Quello che il titolo proprio se lo meritava, ma ha sbattuto contro un muro insormontabile, come quest'anno quello rappresentato da Verstappen? A senso verrebbe da rispondere Massa, soprattutto per com'è andata quell'annata 2008 e per il modo rocambolesco in cui il brasiliano ha perso il suo titolo, dall'ingiustizia di Singapore alla sfortuna di Interlagos. Ma cosa dicono i numeri? Vediamolo subito.
Il distacco in classifica dice Felipe Massa
Il brasiliano Felipe Massa nel 2008 è giunto ad appena un punto da Lewis Hamilton, e un punto rappresenta lo 0,56% di tutti quelli a disposizione nel corso d quella, ovverosia il divario minimo tra un campione e un vice campione nella storia della Formula 1 se si eccettua i due titoli senza considerare il mezzo punto che divise Lauda da Prost nel 1984, che sono però entrambi campioni. Al secondo posto Eddie Irvine, che nel 1999 fu vice-iridato dietro a Mika Hakkinen per appena 2 punti, ossia l'1,25% del totale. Questi sono i soli due piloti nella storia recente della Formula 1 ad aver sfiorato il titolo senza poi averlo mai conquistato.
Anno | Pilota | Punti | Dist. dal titolo | Campione | Punti del campione | Massimo punti raggiungibili | Dist. Dal titolo in % sui punti massimi |
1985 | Michele Alboreto | 53 | 20 | Alain Prost | 73 | 99 | 20,20% |
1992 | Riccardo Patrese | 56 | 52 | Nigel Mansell | 108 | 160 | 32,50% |
1997 | Heinz-Harald Frentzen | 42 | 39 | Jacques Villeneuve | 81 | 170 | 22,94% |
1999 | Eddie Irvine | 74 | 2 | Mika Hakkinen | 76 | 160 | 1,25% |
2001 | David Coulthard | 65 | 58 | Michael Schumacher | 123 | 170 | 34,12% |
2002 | Rubens Barrichello | 77 | 67 | Michael Schumacher | 144 | 170 | 39,41% |
2004 | Rubens Barrichello | 114 | 34 | Michael Schumacher | 148 | 180 | 18,89% |
2008 | Felipe Massa | 97 | 1 | Lewis Hamilton | 98 | 180 | 0,56% |
2019 | Valtteri Bottas | 326 | 87 | Lewis Hamilton | 413 | 546 | 15,93% |
2020 | Valtteri Bottas | 223 | 124 | Lewis Hamilton | 347 | 442 | 28,05% |
2022 | Charles Leclerc | 312 | 142 | Max Verstappen | 454 | 620 | 22,90% |
2023 | Sergio Perez | 285 | 290 | Max Verstappen | 575 | 620 | 46,77% |
La costanza dice Barrichello e Bottas
Un altro metodo per confrontare i vice-iridati è quello di contare banalmente le volte in cui si sono classificati secondi. In questo caso i migliori sono Rubens Barrichello e Valtteri Bottas, ma entrambi sono stati surclassati dal rispettivo compagno di squadra, cioè da Michael Schumacher e Lewis Hamilton, un po' come avvenuto quest'anno quest'anno a Sergio Perez, ma anche a Heinz Harald Frentzen nel 1997 con Villeneuve (sebbene in quel caso fu tolto di classifica Schumacher per la famosa manovra azzardata di Jerez, altrimenti il tedesco sarebbe stato terzo) e Riccardo Patrese con Mansell. Di questi ottimi piloti, si può dire che sono stati accomunati dall'avere un'ottima auto ma di non aver saputo o potuto sconfiggere il più blasonato compagno.
Rubens Barrichello
Le vittorie dicono Coulthard
Se andiamo a vedere il numero assoluto di vittorie conquistate in Formula 1, allora il migliore dei ''secondi'' è David Coulthard con 13 vittorie, davanti a Massa e Barrichello (11), Bottas (10), Perez e Patrese (6), Alboreto e Leclerc (5), Irvine (4) e Frentzen (3). Va anche detto che, se si estende questa statistica alla totalità della storia della Formula 1, il numero 2 per eccellenza - noto anche come ''Re senza corona'', è Stirling Mosso, il britannico che per ben quattro volte giunse secondo nel mondiale, conquistando 16 vittorie in un periodo in cui si correvano meno di dieci gare a stagione.
Le pole position dicono Leclerc
Un buon metodo per capire quanto un pilota sia veloce è il giro secco in qualifica. Tra tutti i piloti che sono arrivati secondi nel mondiale in queste quattro decadi, ce n'è uno che svetta ed è Charles Leclerc. Il ferrarista ha collezionato addirittura 23 pole position in Formula 1, 14° nella classifica assoluta dietro a soli campioni del mondo. Non è molto distante Valtteri Bottas, con la differenza che per arrivare a quota 20 il finlandese ha avuto a disposizione più anni e una monoposto mediamente sempre più veloce di quella del monegasco. Buono anche il bottino di pole di Massa, con 16, mentre la classifica prosegue con Barrichello (14), Coulthard (12), Patrese (8), Perez (3), Alboreto e Frentzen (2), e si chiude con Eddie Irvine, mai scattato in carriera dalla posizione al palo del semaforo.
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