Vi sveliamo tutti i record di precocità nel mondo delle corse, a 2 e 4 ruote: dalla Formula 1 alla MotoGP, passando per la Dakar
STELLE NASCENTI E dopo aver compiuto un bel viaggio tra i nonnetti del Motorsport, ossia i più anziani vincitori di gare e competizioni motoristiche, tuffiamoci nei record di preocità, di campioncini in erba che hanno stupito il mondo vincendo talvolta prima di aver preso la patente. Sono tutti diventati campioni? Vi diciamo subito che ci sono nomi ultra-noti, e nomi di semi-sconosciuti, almeno per i meno esperti, perciò la risposta è no. Buon viaggio attraverso tutti i recordman di precocità nelle discipline più note del motorsport, dalla Formula 1 alla MotoGP passando per i rally e per le corse iconiche come la 24 ore di Le Mans o il raid Dakar.
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MOTOMONDIALE Partiamo con il più giovane di tutti, e per questo motivo bisogna mettersi subito in sella alle due ruote dove si può cominciare a vincere prima che in altre categorie. Il turco Can Oncu è infatti diventato nel 2018 a Valencia, bagnatissima tappa conclusiva del campionato di Moto3, il più giovane pilota in assoluto a vincere un GP del Motomondiale: aveva appena 15 anni e 115 giorni all'esordio nella categoria dove non corre più dalla fine dello scorso anno, avendo debuttato nel 2020 nel World Supersport. Se si tratta di titoli mondiali però, il più precoce di tutti è Loris Capirossi, campione nel 1990 della vecchia classe 125 alla giovanissima età di 17 anni e 165 giorni in sella alla sua Aprilia del team Pileri già griffata dall'iconico numero 65. Aprendo una parentesi sulla MotoGP, i primati di precocità appartengono entrambi a Marc Marquez, vincitore della prima gara in carriera nella classe regina ad Austin nel 2013, all'età di 20 anni e 63 giorni, e poi trionfatore nella classifica finale quello stesso anno, all'età di 20 anni e 266 giorni.
FORMULA 1 Sono tre dei piloti più forti della Formula 1 attuale a spartirsi i record di precocità più importanti del campionato motoristico per eccellenza. Max Verstappen è il più giovane in assoluto ad aver mai vinto un Gran Premio: accadde a Barcellona nel 2016, alla sua prima gara con la Red Bull, dove era stato appena promosso prendendo il posto di Daniil Kvyat, retrocesso in Toro Rosso. L'olandese sorprese tutti e su una pista particolarmente favorevole alla RB11 riuscì a compiere un'autentica impresa, tenendo dietro per tutta la parte finale di gara Kimi Raikkonen con la Ferrari, il tutto alla tenerissima età di 18 anni e 228 giorni. Terzo in quella gara arrivò Sebastian Vettel, penalizzato da una strategia sbagliata da parte del muretto di Maranello. Il campione tedesco, ai tempi in cui correva con la Red Bull, divenne il più giovane campione del mondo in assoluto, conquistando il suo primo titolo nel 2010 all'età di 23 anni e 134 giorni, dopo la storica gara di Abu Dhabi in cui Fernando Alonso restò bloccato nel traffico dietro al russo Petrov, lasciando strada libera al campioncino in erba da Heppenheim. Ma anche il campionissimo Lewis Hamilton va citato tra i recordmen di precocità: il britannico attualmente alla Mercedes, vinse il suo primo GP di Monaco a 23 anni e 139 giorni: nessuno è più riuscito a battere il suo record nel Principato.
SUPERBIKE Giovanissimo, e sconosciuto ai più, anche il più precoce vincitore di una gara del Mondiale Superbike. Trattasi del giapponese Yuichi Takeda che nel round di casa sulla pista di Sugo, nel 1996, beneficiò di una wild card messa a disposizione dalla Honda e sorprese tutti vincendo la gara davanti ai connazionale Noriyuki Haga (anch'esso wild card all'epoca, ma su una Yamaha) e al pilota titolare della Yamaha, Wataru Yoshikawa. Un podio tutto con gli occhi a mandorla che gli permise di strappare il primato assoluto all'australiano Anthony Gobert, diciannovenne all'epoca del suo primo successo, e portarlo a 18 anni e 270 giorni. Per vincere un titolo serve però un po' più esperienza, visto che il più giovane a riuscirci è stato James Toseland, il centauro britannico che in sella a una Ducati 999 F04 del team Fila si aggiudicò il campionato del 2004 all'età di 23 anni e 364 giorni, uno solo prima del suo 24° compleanno che cade il 5 ottobre.
MONDIALE TURISMO Il record di più giovane trionfatore in una gara del mondiale dei ''vecchietti'' per eccellenza, spetta a un giovanissimo: lo spagnolo Pepe Oriola, che in gara 1 in Marocco nel 2013 riuscì a conquistare la vittoria con la sua Seat Leon all'età di 18 anni e 272 giorni. Pensate sia poco? Sappiate che ha debuttato in questa categoria due anni prima, quando ne aveva 16 e 8 mesi. Ma perché il mondiale dei vecchietti? Beh, mai nessun ''ventenne'' - inteso come appartenente all'età compresa tra 20 e 29 anni, è riuscito a vincerlo, tant'è che il più giovane di tutti è stato il veneziano Roberto Ravaglia, detto ''il Doge'' che fece suo il moondiale del 1987 all'età di 30 anni e 173 giorni. Nel nuovo campionato WTCR nato dalla fusione tra TCR e WTCC, la tendenza è stata confermata lo scorso anno dal magiaro Norbert Michelisz, primo vincitore della serie a 35 anni suonati. Nel DTM invece abbiamo un vincitore più giovane, sia della prima gara che del primo titolo: trattasi di Pascla Wehrlein, attuale test driver della Ferrari in Formula 1 e che con la Mercedes si fregiò del primato di più giovane vincitore di una gara (al Lausitzring nel 2003 all'età di soli 19 anni e 331 giorni) e di un titolo (al termine della stagione 2015, all'età di 20 anni e 364 giorni, un giorno prima del suo 21° compleanno).
INDYCAR Il primato di più giovane vincitore nella serie americana a ruote scoperte è fresco di stampa e appartiene a un figlio d'arte. Si tratta di Colton Herta, erede del veterano Brian Herta, che al Circuit of the Americas di Austin, il 24 marzo 2019 ha conquistato la sua prima vittoria in IndyCar all'età di 18 anni e 359 giorni, a una settimana dal suo 19° compleanno. Herta Jr ha tolto il primato di più giovane vincitore della serie a Graham Rahal, che nel 2008 a St. Petersburg aveva trionfato all'età di 19 anni e 93 giorni. Per quanto riguarda invece il più giovane titolato della Indy, bisogna scomodare invece un altro figlio d'arte, Sam Hornish Jr, che nel 2001 conquistò il suo primo titolo - dei tre complessivi archiviati prima di darsi alla Nascar, dopo aver vinto la mitica Indy 500 nel 2006 - all'età di 22 anni e 96 giorni. E a proposito di 500 miglia di Indianapolis, il più giovane ad averla conquistata è Troy Ruttman, che nel 1952 stabilì il primato ancora imbattuto a 22 anni e 80 giorni di età.
NASCAR Restando alle serie americane dobbiamo parlare della più precoce promessa della storia della Nascar, lo statunitense Joey Logano, capace di vincere la sua prima corsa nella Nationwide Series (la serie B della Nascar) a soli 18 anni e 21 giorni, per poi conquistare il titolo a fine 2008. Ma non è questa la vittoria che ci interessa di più, quanto la sua prima tra i ''grandi'' della Nascar Sprint Cup, conquistata la stagione seguente al volante della sua Toyota arancione con il numero 20 con la quale si è imposto in New Hampshire, alla Lenox Industrial Tools 301, stavolta all'età di 19 anni e 35 giorni. Il primato di più giovane vincitore del campionato è invece antichissimo, e risale al 1950 quando l'americano Bill Rexford vinse il titolo all'età di 23 anni e 229 giorni.
24 ORE DI LE MANS Parlando di corse leggendarie, non si può vincere una ''Le Mans'' senza la giusta esperienza, un discorso che varrà anche per le categorie successive. Ed è per questo che l'età inizia un po' a salire con Alexander Wurz, l'austriaco ex pilota della Benetton di Formula 1 che vinse la sua prima 24 ore di le Mans nel 1996 da rookie a 22 anni e 91 giorni con la Porsche del team Joest Racing e l'aiuto dei due più esperti compagni Davy Jones e Manuel Reuter. È stato anche grazie al successo nella corsa francese che l'attuale presidente della GPDA (L'associazione dei piloti) fu notato da Flavio Briatore e portato in Formula 1, dove è rimasto per 4 anni nella scuderia italo-inglese, per poi passare alla McLaren (nel ruolo di test driver) e alla Williams. Dal 2008 si tuffò nuovamente nelle corse di durata e vinse anche una seconda volta a Le Mans, nel 2009 stavolta al volante di un prototipo Peugeot.
DAKAR MOTO La vecchia Parigi-Dakar, attualmente nota come Rally Dakar, è una corsa dove l'esperienza è fondamentale. Ma se il più giovane tra le auto è quasi un ''vecchietto'' - lo scopriremo tra poco - su due ruote è riuscito a conquistarla molto precocemente il francese Cyril Neveu, leggenda del raid del deserto e in grado di vincerne ben cinque in totale. La sua prima affermazione risale al 1979 (nella primissima edizione dell'iconica competizione), quando aveva ancora appena 22 anni e 116 giorni, nulla per un pilota di offroad. Il secondo titolo arriverà l'anno successivo, dopodiché ci sarà spazio per altre tre vittorie, nel 1982, 1986 e 1987 per il centauro francese classe '56.
RALLY E con il campionato mondiale Rally già saliamo, e di molto, di età, poiché se il più giovane vincitore di un rally WRC è un quasi 23enne, il più giovane campione aveva invece 27 anni compiuti. Il primo a cui ci riferiamo è Jari-Matti Latvala, finlandese che nel 2008 conquistò la vittoria nel nevoso rally di Svezia all'età di 22 anni e 313 giorni, al volante di una Ford Focus RS WRC 07 del team BP. Il secondo invece è il britannico Colin McRae, che a 27 anni e 109 giorni conquistò il titolo iridato al termine della stagione 1995. Colin, celebre anche ai profani del rally per una fortunata saga di videogames che portano il suo nome, ha battuto di una manciata di mesi il finlandese Juha Kankkunen, che - allarme spoiler - detiene l'ultimo primato che andremo a raccontare, e che nel 1986 vinse il suo primo di quattro titoli iridati, all'età di 27 anni e 249 giorni.
DAKAR AUTO E siamo al più vecchio ''giovane'' vincitore, come già anticipato: Juha Kankkunen. Tra un rally e l'altro nel mondiale, il baffuto asso finlandese dallo spigoloso cognome ha partecipato anche alla Parigi-Dakar del 1988, vincendola al volante di una Peugeot 205 Turbo 16 con l'aiuto del coopilota e connazionale Juha Piironen. Il finnico ha riportato il suo primo e unico successo nella corsa africana alla non più acerba età di 28 anni e 295 giorni. Una curiosità: il manager del team francese era Jean Todt (nella foto con Kankkunen e Piironen), attuale presidente FIA e direttore sportivo della Ferrari dell'epoca di Schumacher.
Eventi iconici | Pilota più giovane | Anni | Giorni |
500 miglia di Indianapolis (1952) | Troy Ruttman (Usa) | 22 | 80 |
24 h di Le Mans (1996) | Alexander Wurz (Aut) | 22 | 91 |
Dakar Moto (1979) | Cyril Neveu (Fra) | 22 | 116 |
GP Monaco (2008) | Lewis Hamilton (Gbr) | 23 | 139 |
Dakar Auto (1988) | Juha Kankkunen (Fin) | 28 | 295 |
Campionati | Pilota più giovane | Anni | Giorni |
Motomondiale (classe 125, 1990) | Loris Capirossi (Ita) | 17 | 165 |
MotoGP (2013) | Marc Marquez (Spa) | 20 | 266 |
DTM (2015) | Pascal Wehrlein (Ger) | 20 | 364 |
IndyCar (2001) | Sam Hornish Jr. (Usa) | 22 | 96 |
Formula 1 (2010) | Sebastian Vettel (Ger) | 23 | 134 |
Nascar Sprint Cup (1950) | Bill Rexford (Usa) | 23 | 229 |
Superbike (2004) | James Toseland (Gbr) | 23 | 364 |
WRC (1995) | Colin McRae (Gbr) | 27 | 109 |
Turismo (1987) | Roberto Ravaglia (Ita) | 30 | 173 |
Singola gara | Pilota più giovane | Anni | Giorni |
Motomondiale (Valencia, 2018) | Can Oncu (Tur) | 15 | 115 |
Nascar Nationwide (Kentucky 300, 2008) | Joey Logano (Usa) | 18 | 21 |
Formula 1 (Barcellona, 2016) | Max Verstappen (Ola) | 18 | 228 |
Superbike (Sugo, 1996) | Yuichi Takeda (Jpn) | 18 | 270 |
Turismo (Marocco, gara-2, 2013) | Pepe Oriola (Spa) | 18 | 272 |
IndyCar (Austin, 2019) | Colton Herta (Usa) | 18 | 359 |
Nascar Sprint Cup (New Hampshire, 2009) | Joey Logano (Usa) | 19 | 35 |
DTM (Lausitzring, 2013) | Pascal Wehrlein (Ger) | 19 | 331 |
MotoGP (Austin, 2013) | Marc Marquez (Spa) | 20 | 63 |
WRC (Rally Svezia, 2008) | Jari-Matti Latvala (Fin) | 22 | 313 |