Due piloti e due epoche completamente diverse, probabilmente impossibili da paragonare. Ma noi ci proviamo lo stesso: Hamilton vs Fangio
HAMILTON VS FANGIO Lewis Hamilton ha sbrigato la formalità richiesta nel corso del Gran Premio del Messico e si è laureato per la quinta volta campione del mondo in Formula 1. Non è stata però una formalità conquistare il titolo nel corso della stagione, tutt'altro. Il britannico Ha dovuto mostrare un livello di guida spaziale, alzando ancor di più l'asticella rispetto alle passate annate per battere un Vettel dotato di una Ferrari super, ma anche protagonista di una serie di errori che hanno facilitato il compito al pentacampione di Stevenage. E così Lewis lascia Seb a quota quattro titoli e sale di un altro gradino nell'Olimpo, affiancando Juan Manuel Fangio, a -2 dalla leggenda Schumacher. Ma davvero Lewis è bravo quanto l'argentino?Spoiler Alert: Sì. Ma non è una questione di numeri, che vanno tarati per epoche, ma di consistenza degli stessi rapportati al numero dei rivali e alle gare disputate.
TITOLI MONDIALI Cinque per uno, e questo è risaputo. Fangio se li è portati a casa in appena 8 stagioni, mentre a Hamilton ne sono servite 12. Ma è davvero paragonabile questo dato? No. A quel tempo era veramente un'altra Formula 1. Basti pensare che l'argentino, quando ha esordito nella neonata competizione, aveva già 39 anni e il primo titolo è arrivato a 40. I rivali erano diversi e meno "vicini" tra loro, le auto non ne parliamo neanche e le piste autentiche mulattiere, e questo discorso non lo ripeteremo più, anche se andrebbe fatto a ogni successivo paragrafo. Limitiamoci a dire che se è vero che le percentuali dell'argentino sono e saranno sempre più alte di quelle di Lewis, è altresì vero che un conto è mantenerle così per appena 51 GP (tanti quelli disputati da Fangio in otto stagioni di Formula 1, un tempo i campionati contavano appena 7-8 gare), un altro è averli così alti dopo ben 227, quanti ne conta Lewis attualmente. E abbiamo già detto che non ripeteremo il discorso delle epoche diverse.
VITTORIE Se ne contano 24 per Fangio su 51 GP, ovvero quasi una vittoria ogni due GP corsi (47,06%) e 71 per Lewis su 227, cioè quasi una su tre (31,28%). ma per il discorso appena fatto questi dati è come se si equivalessero. Se poi li restringiamo alla sola esperienza in Mercedes l'argentino vi ha corso per appena due stagioni, collezionando 8 successi su 12 GP (66,67%), Lewis per 6, mettendo assieme 50 successi su 117 gare (42,74%).
VITTORIE / GARE DISPUTATE* | ||||
1 | Juan Manuel FANGIO | 24 | 51 | 47,06% |
2 | Alberto ASCARI | 13 | 32 | 40,63% |
3 | Jim CLARK | 25 | 72 | 34,72% |
4 | Lewis HAMILTON | 71 | 227 | 31,28% |
5 | Michael SCHUMACHER | 91 | 307 | 29,64% |
6 | Jackie STEWART | 27 | 99 | 27,27% |
7 | Alain PROST | 51 | 199 | 25,63% |
8 | Ayrton SENNA | 41 | 161 | 25,47% |
9 | Stirling MOSS | 16 | 66 | 24,24% |
10 | Sebastian VETTEL | 52 | 217 | 23,96% |
POLE POSITION Anche qui i numeri danno ragione a Fangio, ma nonostante il gap generazionale, Lewis è molto più vicino. Per quanto riguarda le partenze al palo, l'argentino ne ha collezionate ben 29 in carriera, che diviso per il numero di gare fanno oltre una pole ogni due (56,86%). Lewis si ferma a 81, tante quante nessuno nella storia della Formula 1, e scusate se è poco. La sua percentuale è del 35,68%. Restringendo i numeri alla sola esperienza in Mercedes, Fangio si mantiene più o meno costante (7 su 12, ovvero il 58,33%). Lewis migliora un po', 55 su 117, ovvero il 47%
POLE POSITION / GARE DISPUTATE* | ||||
1 | Juan Manuel FANGIO | 29 | 51 | 56,86% |
2 | Jim CLARK | 33 | 72 | 45,83% |
3 | Alberto ASCARI | 14 | 32 | 43,75% |
4 | Ayrton SENNA | 65 | 161 | 40,37% |
5 | Lewis HAMILTON | 81 | 227 | 35,68% |
6 | Sebastian VETTEL | 55 | 217 | 25,35% |
7 | Stirling MOSS | 16 | 66 | 24,24% |
8 | Michael SCHUMACHER | 68 | 307 | 22,15% |
9 | Damon HILL | 20 | 115 | 17,39% |
10 | Jackie STEWART | 17 | 99 | 17,17% |
GIRI VELOCI Discorso analogo ai precedenti anche per quanto riguarda i giri veloci, ma in questo caso i numeri sono molto più favorevoli ai campioni del passato. Questo anche perché un tempo era più facile portarsi a casa il giro veloce se si era più forti, oggi basta montare una Hypersoft a fine gara (Vedi Valtteri Bottas in Messico) e portarsi a casa il fast lap. In ogni caso Fangio ne ha timbrati 23 in carriera (5 su 12 gare con Mercedes, il 41,67%), Hamilton 41 (29 con le Frecce d'Argento su 117 GP, il 24,79%).
GIRI VELOCI / GARE DISPUTATE* | ||||
1 | Juan Manuel FANGIO | 23 | 51 | 45,10% |
2 | Jim CLARK | 28 | 72 | 38,89% |
3 | Alberto ASCARI | 12 | 32 | 37,50% |
4 | Stirling MOSS | 19 | 66 | 28,79% |
5 | Michael SCHUMACHER | 77 | 307 | 25,08% |
6 | Alain PROST | 41 | 199 | 20,60% |
7 | Lewis HAMILTON | 41 | 227 | 18,06% |
8 | Damon HILL | 19 | 115 | 16,52% |
9 | Sebastian VETTEL | 35 | 217 | 16,13% |
10 | Nigel MANSELL | 30 | 187 | 16,04% |
PODI Infine i podi. E i numeri di Lewis sono impressionanti, è qui che emerge la grandezza del pilota. Con la Mercedes Hamilton ne ha collezionati ben 83 su 117 GP, una percentuale stratosferica del 70,94%, quasi paragonabile - nonostante le epoche - persino a quella di Fangio che con le frecce d'argento ne ha fatti 10 su 12 gare, pari all'83,33%. Nel complesso Fangio è comunque davanti con il 68,63% di podi in carriera, ma il 58,15% di Lewis e i suoi 132 podi su 227 restano qualcosa di ineguagliato nella Formula 1 moderna.
PODI / GARE DISPUTATE | ||||
1 | Juan Manuel FANGIO | 35 | 51 | 68,63% |
2 | Giuseppe FARINA | 20 | 33 | 60,61% |
3 | Lewis HAMILTON | 132 | 227 | 58,15% |
4 | Alain PROST | 106 | 199 | 53,27% |
5 | Alberto ASCARI | 17 | 32 | 53,13% |
6 | Sebastian VETTEL | 110 | 217 | 50,69% |
7 | Michael SCHUMACHER | 155 | 307 | 50,49% |
8 | Ayrton SENNA | 80 | 161 | 49,69% |
9 | Jim CLARK | 32 | 72 | 44,44% |
10 | Jackie STEWART | 43 | 99 | 43,43% |
CONCLUSIONE Hamilton è il Fangio dell'era moderna. Il pilota britannico, nonostante numeri fiosiologicamente inferiori, è in grado oggi di dominare le gare in cui il mezzo tecnico gli dà un chiaro vantaggio, e soprattutto ha la capacità di ribaltare a suo favore anche GP in cui l'auto, da sola non basterebbe. Se vogliamo comunque prendere in considerazione solo le statistiche, il primo pilota dell'era moderna dietro a Fangio nelle vittorie e nei podi è lui. Prende paga solo dal suo idolo Senna nelle pole, e da Schumacher e Prost nei giri veloci, ma il perché in questo secondo caso lo abbiamo già spiegato. E con due anni di contratto in tasca con la Mercedes, la sensazione è che tra qualche tempo potremmo star qui a paragonare i numeri di Lewis con quelli di Michael. E a dar ragione sotto questo aspetto al britannico...
*In ogni tabella sono stati considerati solamente i piloti con almeno 30 GP in Formula 1 in carriera.