L'idea di FIA è di tornare a gomme più usuranti simili a quelle adottate nel biennio 2011-2012, al fine di aumentare i sorpassi e il numero di strategie in Formula 1
RITORNO AL PASSATO L'obiettivo della Federazione Internazionale è di tornare, per il quadriennio 2020-2023, a una Formula 1 con più pit stop e più sorpassi. Per farlo è necessario chiedere alla Pirelli, o a chi produrrà i pneumatici per i bolidi per il massimo campionato in futuro (visto che la casa milanese ha un contratto che scade nel 2019), di tornare al passato, producendo gomme con un tasso di degrado consistente proprio come quelli che erano stati adottati - e spesso criticati - nelle stagioni 2011 e 2012.
NUMERI ALTI A spiegare le richieste della Federazione ci ha pensato Mario Isola, responsabile per la Pirelli del settore Motorsport: "Stiamo analizzando i numeri per quanto riguarda il degrado richiesto e sono onestamente piuttosto alti" - ha spiegato l'italiano - "Probabilmente non sono lontani da quelli visti nel 2011-12, stiamo facendo dei confronti per capire. Il degrado puro è una cosa, il degrado durante la gara è un'altra perché durante la gara i team hanno tutto l'interesse nel far durare le gomme più a lungo." Raffrontando, per esempio, i dati dei GP di Spagna 2011 e 2018, si scopre come oggi si vada mediamente 8 secondi più veloci al giro.
IL BANDO DELLA FIA Gli obiettivi della Federazione sono stati elencati in un bando al quale dovrà attenersi il produttore dei pneumatici nel 2020: La gomma Hard dovrà degradare di 2 secondi sul 22% della distanza di gara, quella Medium di 2 secondi sul 18% e quella morbida di 2 secondi sul 10%. Questi numeri dovrebbero portare a una gara a un solo stop utilizando una Hard e una Medium, a una gara a 2 stop utilizzando una Soft e due Medium, e una gara a 3 stop utilizzando tre Soft e una Medium.