CONFRONTO 2021 VS 2022 Lo scorso anno la pole position del Gran Premio d'Austria la conquistò Max Verstappen con la Red Bull e il tempo di 1:03.720. Nel Gran Premio gemello della Stiria lo stesso olandese ha fatto la pole in 1:03.841. Quest'anno però, al campione del mondo, è bastato un 1:04.984 per avere la meglio sulle Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz. I tempi sono dunque peggiorati di oltre un secondo, ed era prevedibile visto che le nuove auto 2022 sono ancora all'inizio del loro percorso di crescita, ma dove perdono nel dettaglio con quelle del 2021? Ce lo dice la Brembo, azienda italiana che fornisce gli impianti frenanti alla maggior parte dei team di Formula 1 e che ha analizzato sei aspetti: il carico sul pedale, la forza G, la decelerazione, la distanza di frenata, il tempo di frenata e la forza frenante. Tutto contenuto in sei didattiche infografiche.
Carico sul pedale e forza frenante
A cambiare, e di molto, rispetto al 2021 è la forza che i piloti mettono sul piede per frenare, che è cresciuta in alcune curve a dismisura. Se confrontiamo, per esempio, ciò che avviene in curva 7, mentre lo scorso anno bastavano 9kg di forza sul pedale per affrontarla, nel 2022 ne servono 80, ben nove volte tanto. Diversa è anche la forza frenante a seconda delle zone. Se nei settori veloci (curva 1, 2 e 3) la forza è inferiore rispetto al 2021, quando si entra nel misto triplica. Se guardiamo a curva 9, la penultima del tracciato, lo scorso anno si parlava di 460 kW, mentre quest'anno di ben 1.486 kW.
Forza G e decelerazione
Come per la forza frenante, anche la forza G a cui sono sottoposti i piloti in curva è aumentata nella zona mista e calata in quella veloce. Il dato più netto è quello di curva 7, dove si è passati da -1,6 G in frenata a -3,9 G. In totale, sulla pista, il dato medio è di -2,3 G da sopportare, un valore molto più probante per il collo. Anche il dato sulla decelerazione in curva è interessante: se nel 2021 in ingresso di curva 10, quella che porta sul rettilineo principale, si passava da 281 km/h a 202, quest'anno si arriva più lenti (263 km/h) ma si entra più forte, a 216 km/h. La variazione, comunque, è di 32 km/h tra i -79 km/h del 2021 e i -47 km/h del 2022.
Distanza di frenata e tempo di frenata
Cambiano anche tutti i tempi di frenata. Complessivamente oggi servono 32 metri in meno rispetto al 2021 ma i dati differiscono parecchio da curva a curva. Se prendiamo curva 9, per esempio, nel 2021 servivano 71 metri per frenare, oggi ne bastano 39. Interessante anche il dato di curva 6, l'unica in cui serve più spazio per frenare rispetto alla scorsa edizione. Cambiano anche i tempi di frenata, e stavolta sono proprio curva 9 e 10 quelle in cui si passa meno tempo con il pedale del freno pigiato. Se nel 2021 servivano rispettivamente 89 e 98 centesimi, oggi ne bastano 51 e 64. Su tutte e cinque le altre curve della pista, però, serve pigiare per più tempo il pedale del freno. Il dato complessivo, comunque, parla di un risparmio di 38 centesimi di secondo in meno in frenata: in sostanza basta il tempo risparmiato nelle ultime due curve a compensare quello perso nelle prime cinque.